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Autore |
Messaggio |
dionisio
City Soldier
Data iscrizione: domenica 23 dicembre 2007, ore 23:41 Messaggi: 10410 Località: Roma
Karma: 111 punti
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ciao
io sono metàcittadinogeleseemetàno.
piacere di conoscerti e benvenuto .
comunque io ho fatto un'ipotesi sul lavoro che manca.
Se a gela non ci fosse l'agip, non ci sarebbe stato l'abusivismo (boom edilizio), lo spostamento dei clan mafiosi ( e la continua crescita della microcriminalità), e non ci sarebbe stata questa mentalità, e ci sarebbero stati molti più posti di lavoro..
Insomma, gela sarebbe stata una città turistica in piana regola, degna di Rimini e Riccione, più bella di palermo e mondello, e di tutte le altre città !!
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lunedì 30 giugno 2008, ore 15:19 |
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cittadinogelesepercaso
Normal user
Data iscrizione: domenica 18 maggio 2008, ore 21:16 Messaggi: 21 Località: Gela
Karma: 0 punti
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allora non sono solo!!!
Quindi uno che la pensa come me c'è!!!
_________________ Vorrei smettere di vivere a Gela come malcapitato.
Vorrei vivere a Gela come lavoratore.
Vorrei semplicemente che Gela mi permettesse di vivere.
Vorrei non vergognarmi di Gela.
Vorrei aver fatto almeno un giorno di lavoro a Gela
... ed ho 38 anni.
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lunedì 30 giugno 2008, ore 15:53 |
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Sultano
City Soldier
Data iscrizione: mercoledì 19 dicembre 2007, ore 20:57 Messaggi: 5307
Karma: -160 punti
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a GELA mancunu tutti cosi ......purtroppo e cosi , mi dispiace piü di te dirlo ma e cosi...
io non vivo piü a GELA da circa 27- quasi 28 anni...
tutto e fermo tutto tace tutto e mortuuuuuuuuuuuuuu...
avvolte sento parlare di turismo a GELA ... scusate io mi faccio na risata( amara )
per primo GELA e i gelesi hanno bisogno di una cittä vivibile ,e non una cittä dove bisogna sopravvivere con qualsiasi mezzo...
prima di parlare di turismo diamo a GELA e ai gelesi la possibilitä di vivere degnamente ....mondo LADRO...
amo GELA con tutto il cuore ... ma non ci vivrei per piü di un mese...
scusate amici del forum e non, ma io sono fatto cosi , voglio vivere non sopravvivere..
non posso e non voglio nemmeno immaginare di vivere a GELA con la mia famiglia, con tutte queste carenze che ci sono..
( mafia- sporcizia-maleducazione-arroganza ecc....ecc...) no grazie
GELA e una cittä in agonia....
svegliatevi giovani GELESI ora o mai piü .
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lunedì 30 giugno 2008, ore 18:08 |
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dada
Global Moderator
Data iscrizione: mercoledì 23 maggio 2007, ore 18:12 Messaggi: 7985
Karma: 69 punti
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| | | | cittadinogelesepercaso ha scritto: Avete ragione, il mio insediamento non è stato dei più rincuoranti, ma quello che io vedo è questo. ... e purtroppo anche quello che vivo. Cosa fate la domenica? Cosa fate il sabato? Quali riferimenti abbiamo? Teatro? Convegni? Congressi? Cinema? Che c'è a Gela per cui valga veramente la pena di esserne orgogliosi? Abbiamo una città antichissima, ma dov'è la sua storia? Abbiamo una costa bellissima e lunghissima, ma ho l'impressione che siamo i turisti di noi stessi. Io non vado a mare a Gela da anni. Sono gelese da generazioni!!! Lo puntualizzo per non sembrare uno che vuol parlare male di Gela per pregiudizio. Gela potrebbe essere e dovrebbe essere la Rimini siciliana, con la differenza che a Rimini il mare, a mio parere è inavvicinabile, ma da quelle parti hanno la bandiera blu e hotel ad ogni passo. Noi abbiamo un arenile splendido, il mare che dovrebbe essere fantastico, un museo con oggetti bellissimi, ma alberghi? Accoglienza? Un mesetto fa su un quotidiano siciliano Gela era presente per casi di teppismo e aggressioni a passanti. Non mi invento le cose!!! Abbiamo voluto e difendiamo lo stabilimento, ma da allora, per anni, la cultura e lo sviluppo di Gela, secondo me, si sono fermati. Non abbiamo più agricoltura, mare e turismo, cioè gli elementi per i quali Gela avrebbe dovuto distinguersi. Ma cosa capita? Chiunque può entrare allo stabilimento e senza scuola ne preparazione previa si può lavorare. Tutto si è appiattito. Gela non è cresciuta! Aprono e chiudono negozi, ma questa non è crescita!!! Oggi andando in giro ho ritrovato i contenitori della spazzatura colmi! Non sono io a cacciare via i turisti ma coloro che la gestiscono. Lo scorso anno ho avuto ospiti in casa e giusto in quei giorni l'acqua non è arrivata per 11-15 giorni. Non sono io a cacciare i turisti ma coloro che la "governano". Quando ho gente in casa devo spiegargli di non bere acqua dal rubinetto e che se vogliono cucinare mentre io sono a lavoro devono usare l'acqua minerale. Ma scusate forse queste cose non si devono dire? Scoraggio i turisti? Credo che se Gela fosse diversa io starei dicendo che a Gela vale la pena di venirci in vacanza, o visitarla , o viverci per... Me ne date voi un po' di motivi? Scusatemi, ma non credo si debba nascondere, ma denunciare il malessere e il malgoverno. Quando non ci sarà alcun motivo di denuncia e saranno più i motivi di benessere allora si parlerà più di questi che di quelli. E poi ... Dico solo che Gela dovrebbe essere BELLISSIMA, ma non lo è!!! E' per questo che mi rodo il fegato. Ciao. Grazie. | | | | |
Benvenuto nel club...non sei il solo che si rode il fegato per tutti i motivi che hai elencato...sono mesi e mesi che facciamo di questi discorsi in questo forum, che ripetiamo queste cose...non so se serve a qualcosa, ma anche secondo me è giusto parlarne, protestare, piuttosto che rimanere indifferenti o far finta di niente...spero di leggere altri tuoi interventi
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lunedì 30 giugno 2008, ore 18:29 |
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Razio
City Soldier
Data iscrizione: venerdì 19 ottobre 2007, ore 16:12 Messaggi: 17206
Karma: 35 punti
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| | | | dionisio ha scritto: ciao io sono metàcittadinogeleseemetàno. piacere di conoscerti e benvenuto . comunque io ho fatto un'ipotesi sul lavoro che manca. Se a gela non ci fosse l'agip, non ci sarebbe stato l'abusivismo (boom edilizio), lo spostamento dei clan mafiosi ( e la continua crescita della microcriminalità), e non ci sarebbe stata questa mentalità, e ci sarebbero stati molti più posti di lavoro.. Insomma, gela sarebbe stata una città turistica in piana regola, degna di Rimini e Riccione, più bella di palermo e mondello, e di tutte le altre città !! | | | | |
il petrolchim o fa schifo, ha rovinato la nostra citta' ect ect le potete dire tutte........ma da qui a dire che il petrolchimo ha portato la mafia è propio una grossa min****ta........la mafia e le stargi di mafia degli anni 80/90 sono nati quando la fazione gelese della ''stidda'' si è scontrata con ''cosa nostra''.......e agip non centra niente......l'abusivismo edilizio nenache.....che centra con l'anici?.........ne hanno fatto, e ne fanno, ma non si deve esagerare a dare colpe a chi non le ha.....
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lunedì 30 giugno 2008, ore 19:00 |
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dionisio
City Soldier
Data iscrizione: domenica 23 dicembre 2007, ore 23:41 Messaggi: 10410 Località: Roma
Karma: 111 punti
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| | | | RAZIO ha scritto: | | | | dionisio ha scritto: ciao io sono metàcittadinogeleseemetàno. piacere di conoscerti e benvenuto . comunque io ho fatto un'ipotesi sul lavoro che manca. Se a gela non ci fosse l'agip, non ci sarebbe stato l'abusivismo (boom edilizio), lo spostamento dei clan mafiosi ( e la continua crescita della microcriminalità), e non ci sarebbe stata questa mentalità, e ci sarebbero stati molti più posti di lavoro.. Insomma, gela sarebbe stata una città turistica in piana regola, degna di Rimini e Riccione, più bella di palermo e mondello, e di tutte le altre città !! | | | | |
il petrolchim o fa schifo, ha rovinato la nostra citta' ect ect le potete dire tutte........ma da qui a dire che il petrolchimo ha portato la mafia è propio una grossa min****ta........la mafia e le stargi di mafia degli anni 80/90 sono nati quando la fazione gelese della ''stidda'' si è scontrata con ''cosa nostra''.......e agip non centra niente......l'abusivismo edilizio nenache.....che centra con l'anici?.........ne hanno fatto, e ne fanno, ma non si deve esagerare a dare colpe a chi non le ha..... | | | | |
appena trovo un articolo te lo faccio leggere.
la mafia è venuta a gela perchè grazie all'agip cominciarono a circolare soldi.
La leggenda dei santi bevitori
Questo articolo è stato pubblicato qualche giorno fa nell’edizione siciliana di Repubblica e sul quotidiano online «siciliainformazioni.it», di cui l’autore è direttore responsabile. Lo proponiamo ai nostri lettori per i numerosi e puntuali riferimenti alla nostra città.
Andrebbe riscritta la storia di questo Paese raccontato come una comunità di buoni e cattivi, fannulloni e intraprendenti, imprenditori sagaci e parassiti indolenti. Bisognerebbe mettere insieme il mosaico di un’Italia unita più di quanto si immagini, dove alcune “famiglie” del Sud e imprenditori intraprendenti del Nord hanno fatto, insieme, fortuna. Dobbiamo sfatarla la leggenda di un nord che si scrolla di dosso i clan come fossero mosche cocchiere, e di un Mezzogiorno che li fa nascere e li alleva.
L’industria del Nord si è alleata con le mafie tutte le volte che gli è convenuto farlo. Gli episodi che provano in modo inconfutabile questa storica alleanza sono tanti e sotto gli occhi di tutti.Il più recente riguarda l’Italcementi.La Dda di Caltanissetta ha iscritto nel registro degli indagati Carlo Pesenti, amministratore delegato della Italcementi, nell'ambito dell'inchiesta antimafia della Calcestruzzi spa, con l’accusa di concorso in riciclaggio, impiego di denaro, beni o utilita' di provenienza illecita, frode nelle pubbliche forniture, inadempimento di contratti di pubbliche forniture e truffa, reati aggravati dall'avere avvantaggiato Cosa nostra.
Appena una settimana fa il Capo dello Stato ha ricordato al leghismo indignato ed insofferente della Padania che le imprese del nord est hanno usato le discariche campane per lo smaltimento dei rifiuti tossici con il concorso dei clan camorristici. Un grande business, benedetto con il silenzio dal Nord duro e puro.
I clan di camorra hanno messo a disposizione delle imprese del nord-est 800 tonnellate di terre contaminate da idrocarburi, proprietà di un'azienda chimica, per le discariche illegali a prezzi stracciati
. Nel settore dell’Alta velocità, restando in Campania, gli intrallazzi fra imprese settentrionali e clan camorristici hanno rastrellato risorse pubbliche per diecimila miliardi di lire, di cui solo mille hanno remunerato le imprese per le opere realizzate. L’alleanza fra grandi gruppi industriali e mafie meridionali non è un fenomeno recente. Già negli anni novanta la magistratura scoperchiò la pentola della Feruzzi Spa, una holding di Ravenna, presente nell’Isola nel campo delle costruzioni, scoprendo che i suoi manager trescavano con i corleonesi per aggiudicarsi gli appalti pubblici più remunerativi.
Le indagini, avviate a suo tempo da Falcone, hanno provato che la Calcestruzzi di Ravenna nel 1986 si era intestata fittizziamente le quote di una società di proprietà del boss di Passo di Rignano per sottrarla alla confisca. La santa Alleanza fra managment del nord e boss meridionali, è ancora più vecchia.
Nelle aree industriali della Sicilia sono nati e si sono radicate le più potenti organizzazioni criminali siciliane. Se avessero incontrato resistenze l’esodo dei gruppi criminali non si sarebbe verificato. Il caso della Lodigiani, una grande impresa del nord molto presente in Sicilia, ci permette di capire più da vicino il rapporto fra impresa e mafia: la Lodigiani negli ani di “mani pulite” fu incriminata da undici Procure per le mazzette, ma in Sicilia dovette rispondere di un realto “supplementare”, il collegamento con la mafia.
Che non si sia trattato di un fenomeno sporadico, legato a singole persone o imprese e circoscrivibile ad alcune zone ed imprese del nord è abbondantemente provato: la “colonizzazione” mafiosa delle aree industriali non ha infatti risparmiato alcuna area industriale né le imprese a partecipazione statale. Cioè un pezzo dello Stato, che avrebbe dovuto svolgere un ruolo di scardinamento dei potentati politico-mafiosi. Arrivate in Sicilia per liberare l’Isola dal sottosviluppo, le partecipazioni statali finirono con l’alimentare l’industria del malaffare con il loro managment prevalentemente padano.
La storia di Gela è esemplare. Era una comunità litigiosa, ma non ospitava racket né crimini di mafia. Un paesone vivace ma lontano dal Vallone e dalla lupara riesina.
Fino all'inizio degli anni settanta, i boss – arrivati a frotte e tutelati dalla politica nissena – si ritagliavano in pace, comunque senza spargimento di sangue, le loro aree di competenza lungo il fiume di denaro che affluiva a Gela dall'Eni e dalla Cassa per il Mezzogiorno. Fino a che Cosa nostra pretese obbedienza e la Stidda pretese di fare da sé, prendendosi il controllo del traffico gommato (il capo dei padroncini era anche il capo della Stidda).
Non ne sapevano niente i dirigenti dell’industria di Stato? Gela di buon animo assecondò il suo destino, uguale a quello delle aree del sud chiamate ad ospitare l'industria. Depositaria di virtù taumaturgiche, che gli esperti definivano effetti moltiplicativi, la fabbrica conquistava anche le migliori coscienze.
Quando le trivelle dell’Agip toccavano lo strato di greggio, la gente aveva la sensazione che nelle tasche stessero per depositarsi banconote di grosso taglio. Ma non era così, credevano nelle favole. Gli effetti moltiplicativi ci furono, solo che non riguardarono nuove fabbriche, ma le bande criminali: le mafie trasformarono la città in un inferno, fu l’americanizzazione dell’onorata società (bande di gangster con regole antiche). Lo Stato non c'era, e se c'era, dormiva.
La popolazione e i bisogni triplicarono in pochi anni, ma tutto rimase come prima: stessa quantità di acqua nei rubinetti, di aule scolastiche, di letti d’ospedale, di medici, poliziotti. I magistrati non c’erano prima e continuarono a non esserci. L'aria sapeva di zolfo, avvelenava gli alberi, appestava gli animali e la gente, i pesci morivano o scappavano dal loro mare insieme con le lampare. L'industria desolava la città, ma nessuno capiva niente di quello che effettivamente stava succedendo, ma tutti erano d'accordo che succedesse, perché finalmente arrivava il lavoro e gli strumenti di produzione erano in mano allo Stato e non in mano ai padroni.
Occhi bendati e occhi spalancati non videro il dominio mafioso sull’appalto pubblico delle grandi opere e sull’appalto pubblico-privato distribuito dai grand commis di Stato, che da Milano e Roma dirigevano il traffico senza rischiare le pallottole. In Sicilia, come in Campania ed in Calabria, clientele politico-mafiose, manager del nord, cecità ideologiche hanno partecipato al disastro meridionale, e continuano a farlo. Siccome di questo disastro hanno tratto utili in tanti, è possibile nutrire dubbi sulla volontà di ricostruire.
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martedì 1 luglio 2008, ore 1:39 |
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lellykelly
Normal user
Data iscrizione: domenica 1 giugno 2008, ore 14:45 Messaggi: 32 Località: gela
Karma: 0 punti
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mercoledì 2 luglio 2008, ore 2:29 |
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Razio
City Soldier
Data iscrizione: venerdì 19 ottobre 2007, ore 16:12 Messaggi: 17206
Karma: 35 punti
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dioni' e io te ne posto tanti di libri che riempiano il forum..........è come ho detto io all'inizio......l'anici è venuta a gela attorno agli anni 50, ma a Gela della mafia in quelli anni e fino alla fine degli anni 70 non ce n'era...o cmq, non si rendeva visibile i guai sono iniziati quando hanno iniziatio a scannarsi tra loro, per il controllo dei loro bei traffici.........
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giovedì 3 luglio 2008, ore 15:09 |
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cittadinogelesepercaso
Normal user
Data iscrizione: domenica 18 maggio 2008, ore 21:16 Messaggi: 21 Località: Gela
Karma: 0 punti
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Cancelliamo lo stabilimento?
http://www.iluoghidelcuore.it/ cancelliamo il petrolchimico di Gela.
Se non lo chiuderanno almeno il FAI vedrà cosa sta succedendo a Gela e sarà attenzionato.
se segnalo io e anche voi a altri ancora qualcuno si farà vedere.
io direi di segnalarlo.
http://www.iluoghidelcuore.it
_________________ Vorrei smettere di vivere a Gela come malcapitato.
Vorrei vivere a Gela come lavoratore.
Vorrei semplicemente che Gela mi permettesse di vivere.
Vorrei non vergognarmi di Gela.
Vorrei aver fatto almeno un giorno di lavoro a Gela
... ed ho 38 anni.
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martedì 2 settembre 2008, ore 19:21 |
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Razio
City Soldier
Data iscrizione: venerdì 19 ottobre 2007, ore 16:12 Messaggi: 17206
Karma: 35 punti
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il petrolchimico non si deve cancfellare si devono fare apllicare le leggi
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martedì 2 settembre 2008, ore 20:41 |
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pantarei
City Keys Owner!
Data iscrizione: giovedì 21 agosto 2008, ore 22:25 Messaggi: 1066 Località: gela
Karma: -3 punti
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Re: Ditermi perché ne dovrei essere orgoglioso.
| | | | cittadinogelesepercaso ha scritto: Avete ragione, il mio insediamento non è stato dei più rincuoranti, ma quello che io vedo è questo. ... e purtroppo anche quello che vivo. Cosa fate la domenica? Cosa fate il sabato? Quali riferimenti abbiamo? Teatro? Convegni? Congressi? Cinema? Che c'è a Gela per cui valga veramente la pena di esserne orgogliosi? Abbiamo una città antichissima, ma dov'è la sua storia? Abbiamo una costa bellissima e lunghissima, ma ho l'impressione che siamo i turisti di noi stessi. Io non vado a mare a Gela da anni. Sono gelese da generazioni!!! Lo puntualizzo per non sembrare uno che vuol parlare male di Gela per pregiudizio. Gela potrebbe essere e dovrebbe essere la Rimini siciliana, con la differenza che a Rimini il mare, a mio parere è inavvicinabile, ma da quelle parti hanno la bandiera blu e hotel ad ogni passo. Noi abbiamo un arenile splendido, il mare che dovrebbe essere fantastico, un museo con oggetti bellissimi, ma alberghi? Accoglienza? Un mesetto fa su un quotidiano siciliano Gela era presente per casi di teppismo e aggressioni a passanti. Non mi invento le cose!!! Abbiamo voluto e difendiamo lo stabilimento, ma da allora, per anni, la cultura e lo sviluppo di Gela, secondo me, si sono fermati. Non abbiamo più agricoltura, mare e turismo, cioè gli elementi per i quali Gela avrebbe dovuto distinguersi. Ma cosa capita? Chiunque può entrare allo stabilimento e senza scuola ne preparazione previa si può lavorare. Tutto si è appiattito. Gela non è cresciuta! Aprono e chiudono negozi, ma questa non è crescita!!! Oggi andando in giro ho ritrovato i contenitori della spazzatura colmi! Non sono io a cacciare via i turisti ma coloro che la gestiscono. Lo scorso anno ho avuto ospiti in casa e giusto in quei giorni l'acqua non è arrivata per 11-15 giorni. Non sono io a cacciare i turisti ma coloro che la "governano". Quando ho gente in casa devo spiegargli di non bere acqua dal rubinetto e che se vogliono cucinare mentre io sono a lavoro devono usare l'acqua minerale. Ma scusate forse queste cose non si devono dire? Scoraggio i turisti? Credo che se Gela fosse diversa io starei dicendo che a Gela vale la pena di venirci in vacanza, o visitarla , o viverci per... Me ne date voi un po' di motivi? Scusatemi, ma non credo si debba nascondere, ma denunciare il malessere e il malgoverno. Quando non ci sarà alcun motivo di denuncia e saranno più i motivi di benessere allora si parlerà più di questi che di quelli. E poi ... Dico solo che Gela dovrebbe essere BELLISSIMA, ma non lo è!!! E' per questo che mi rodo il fegato. Ciao. Grazie. | | | | |
ciao cittadinogelese per caso, benvenuto fra noi che come te abbiamo tante cose di negqativo di dire su gela. Nessuno che abbia un pò di buon senso non può rendersi conto dei grossi problemi di gela.
Tu sei molto amareggiato , si capisce dalle tue parole , e io ti capisco.
Però penso anche che lamentarsi non basta , criticare non porta a nulla , ma bisogna sbracciarsi , denunciare, dare suggerimenti, dialogare con chi governa e pensare il modo per essere attivi e produttivi.
Pen so che sarai dei nostri in questo tentativo. Leggi " obiettivo gela " altro argomenti che trovi sul forum.
_________________ pantarei:tutto scorre, non puoi bagnarti nelle acque di uno stesso fiume
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martedì 2 settembre 2008, ore 22:18 |
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pollon80
Power user
Data iscrizione: sabato 9 agosto 2008, ore 22:57 Messaggi: 66
Karma: 0 punti
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ciao e benvenuto, io sono una cittadina gelese fuori per lavoro
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sabato 6 settembre 2008, ore 9:41 |
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avril93
Super user
Data iscrizione: martedì 26 agosto 2008, ore 21:20 Messaggi: 268 Località: gela
Karma: 0 punti
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ciao benvenuto nel forum d gela!!!!! io sn gelese puraXD
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sabato 6 settembre 2008, ore 10:26 |
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città
City Soldier
Data iscrizione: giovedì 5 aprile 2007, ore 15:29 Messaggi: 6024 Località: Gela
Karma: 9 punti
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ciao
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venerdì 12 settembre 2008, ore 14:01 |
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