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Un primo grande obiettivo raggiunto... 
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secondo me con questo sistema non è che i vastasi capiscono che non devono lasciare le bottiglie per strada, gliele togli soltanto di mano...prova a ridargliele e saranno dinuovo pronti a gettarle per terra...

ci vuole ben altro per educare i gelesi "vastasi", così gli togli solo i mezzi

sinceramente come si possa fare non lo sò, ma ci vorrebbe un qualcosa tipo "terapia d'urto"

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???!!!???!!!???!!!???!!!???


martedì 2 settembre 2008, ore 2:01
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tony80 ha scritto:
secondo me con questo sistema non è che i vastasi capiscono che non devono lasciare le bottiglie per strada, gliele togli soltanto di mano...prova a ridargliele e saranno dinuovo pronti a gettarle per terra...

ci vuole ben altro per educare i gelesi "vastasi", così gli togli solo i mezzi

sinceramente come si possa fare non lo sò, ma ci vorrebbe un qualcosa tipo "terapia d'urto"

secondo me dovrebbero fare così:
fare la multa, sequestrare la maglietta e "donagliene" una con scritto "ho sbagliato, ho buttato l'immondizia per terra. Non si deve fare!"
più terapia d'urto di così...
pensate che i gelesi sono fissati con il vestirsi quindi... 2+2 = 4

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martedì 2 settembre 2008, ore 2:07
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tony80 ha scritto:
secondo me con questo sistema non è che i vastasi capiscono che non devono lasciare le bottiglie per strada, gliele togli soltanto di mano...prova a ridargliele e saranno dinuovo pronti a gettarle per terra...

ci vuole ben altro per educare i gelesi "vastasi", così gli togli solo i mezzi

sinceramente come si possa fare non lo sò, ma ci vorrebbe un qualcosa tipo "terapia d'urto"


ciao tony , ma la bimba nella foto è tua figlia. bellissima :)

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pantarei:tutto scorre, non puoi bagnarti nelle acque di uno stesso fiume


martedì 2 settembre 2008, ore 9:56
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Messaggio Re: il primo impegno deve essere il nostro
gianiro ha scritto:
pantarei ha scritto:
sono d'accordo con te. ma credo che sia importante la collaborazione dei cittadini sia nel indicare all'amministrazione comunale le problematiche della propria città sia nell'attuazione di comportamenti civici rispettosi della propria città. Non credo che debba essere necessaria un ordinanza del sindaco sulle bottiglie di vetro come sui manifesti pubblicitari dei supermercati se ci fosse maggiore educazione da parte nostra . Riflessione: quante volte hai buttato carte o altro a terra anzicchè nei cestini adatti???? quante volte hai buttato carte dal finestrino della tua macchina in movimento???? quante volte hai buttato per terra pacchetti di sigarette o cicche????
Se tu non lo hai mai fatto , complimenti divrebbero seguire il tuo esempio; ma se lo hai fatto , pensaci un pò su e impegnati anche tu anche in piccoli comportamenti che potrebbero recare problemi alla tua città e al tuo prossimo.
Ciao
p.s. anche io sto cercando di impegnarmi di più per migliorare intanto il mujo quartiere: macchitella


Non mi ricordo mai di aver buttato a terra una carta. Forse attorno i 4 anni e mio padre mi ha fatto pentire di averlo fatto.
La coscienza c'è chi l'ha innata, chi invece è necessaria fargliela venire.
La scuola, non so per colpa di chi, ha perso il suo ruolo, la famiglia ancor di più.
I ragazzi crescono senza regole, senza controllo.
A questo punto occorre intervenire, purtroppo, a livello di sanzione amministrativa: la volgarissima multa!
Purtroppo i vigili hanno paura di farle. :roll:
In questo momento a Gela, come nel resto d'Italia, occorrerebbe un periodo di tolleranza zero.
A Enna, una volta ho visto prendere la multa ad un ragazzo che aveva buttato il pacchetto di sigarette vuoto a terra.
Strano, ma a Enna ci si può mangiare a terra.









caro gianiro,vorrei mettere dei puntini sulla tua affermazione circa la scuola e il suo "ruolo"...in effetti,credo di esserne entrata a far parte(come docente),proprio quando essa ha subito una metamorfosi totale rispetto all'istituzione che soleva accoglierci nei banchi un tempo,
almeno,classe 75 la mia...ed i mie ricordi di alunna, si scontrano con una realtà totalmente diversa.Credimi, il ns ruolo non è per niente semplice,
non sai quanto difficile sia "cercare" di civilizzare(mi vergogno ad utilizzare questo termine,ma non me ne vengono in mente altri) bambini che,uscendo dal contesto scuola, si ritrovano a vivere l'altra parte della giornata per strada o in famiglia,la stessa che non impone regole nè educazione in senso lato.Non sai quante volte i miei discorsi sulla pulizia ed il rispetto del ns paese ha ottenuto risposte del tipo "Avà maè...ma pà vire a ecca fora a carta!" ed altre che..mi vergogno pure a scrivere..che mi vi farebbero ammazzare dalle risate,ma che,in realtà,con coscenza,dovrebboro farci riflettere e magari piangere.
Il senso è..LA SCUOLA DA SOLA non è esaustiva..specie in alcuni quartieri(settefarine ad esempio,un altro pò vado a lavorare con mimetica ed elmetto)
la famiglia collabora poco,ed in più...noi insegnanti non siamo più TUTELATI sufficentemente e siamo molto poco rispettati in primis proprio dalle famiglie..vuoi che i propri figli portino dunque rispetto a noi o al loro paese?L'EDUCAZIONE è alla base di tutto..ma io non demordo..e continuerò a svolgere il mio ruolo di "educatrice" fino alla morte..amo i bambini e non è colpa loro se nessuno li mette in condizione nè di essere tali nè di vivere al meglio(non voglio pubblicizzare negativamente la mia scuola..ci sono anche bambini educati e rispettosi con alle spalle famiglie sane ed oneste, io,i miei bambini, li adoro tutti)


mercoledì 3 settembre 2008, ore 13:48
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Messaggio Re: il primo impegno deve essere il nostro
stellastellina ha scritto:
gianiro ha scritto:
pantarei ha scritto:
sono d'accordo con te. ma credo che sia importante la collaborazione dei cittadini sia nel indicare all'amministrazione comunale le problematiche della propria città sia nell'attuazione di comportamenti civici rispettosi della propria città. Non credo che debba essere necessaria un ordinanza del sindaco sulle bottiglie di vetro come sui manifesti pubblicitari dei supermercati se ci fosse maggiore educazione da parte nostra . Riflessione: quante volte hai buttato carte o altro a terra anzicchè nei cestini adatti???? quante volte hai buttato carte dal finestrino della tua macchina in movimento???? quante volte hai buttato per terra pacchetti di sigarette o cicche????
Se tu non lo hai mai fatto , complimenti divrebbero seguire il tuo esempio; ma se lo hai fatto , pensaci un pò su e impegnati anche tu anche in piccoli comportamenti che potrebbero recare problemi alla tua città e al tuo prossimo.
Ciao
p.s. anche io sto cercando di impegnarmi di più per migliorare intanto il mujo quartiere: macchitella


Non mi ricordo mai di aver buttato a terra una carta. Forse attorno i 4 anni e mio padre mi ha fatto pentire di averlo fatto.
La coscienza c'è chi l'ha innata, chi invece è necessaria fargliela venire.
La scuola, non so per colpa di chi, ha perso il suo ruolo, la famiglia ancor di più.
I ragazzi crescono senza regole, senza controllo.
A questo punto occorre intervenire, purtroppo, a livello di sanzione amministrativa: la volgarissima multa!
Purtroppo i vigili hanno paura di farle. :roll:
In questo momento a Gela, come nel resto d'Italia, occorrerebbe un periodo di tolleranza zero.
A Enna, una volta ho visto prendere la multa ad un ragazzo che aveva buttato il pacchetto di sigarette vuoto a terra.
Strano, ma a Enna ci si può mangiare a terra.









caro gianiro,vorrei mettere dei puntini sulla tua affermazione circa la scuola e il suo "ruolo"...in effetti,credo di esserne entrata a far parte(come docente),proprio quando essa ha subito una metamorfosi totale rispetto all'istituzione che soleva accoglierci nei banchi un tempo,
almeno,classe 75 la mia...ed i mie ricordi di alunna, si scontrano con una realtà totalmente diversa.Credimi, il ns ruolo non è per niente semplice,
non sai quanto difficile sia "cercare" di civilizzare(mi vergogno ad utilizzare questo termine,ma non me ne vengono in mente altri) bambini che,uscendo dal contesto scuola, si ritrovano a vivere l'altra parte della giornata per strada o in famiglia,la stessa che non impone regole nè educazione in senso lato.Non sai quante volte i miei discorsi sulla pulizia ed il rispetto del ns paese ha ottenuto risposte del tipo "Avà maè...ma pà vire a ecca fora a carta!" ed altre che..mi vergogno pure a scrivere..che mi vi farebbero ammazzare dalle risate,ma che,in realtà,con coscenza,dovrebboro farci riflettere e magari piangere.
Il senso è..LA SCUOLA DA SOLA non è esaustiva..specie in alcuni quartieri(settefarine ad esempio,un altro pò vado a lavorare con mimetica ed elmetto)
la famiglia collabora poco,ed in più...noi insegnanti non siamo più TUTELATI sufficentemente e siamo molto poco rispettati in primis proprio dalle famiglie..vuoi che i propri figli portino dunque rispetto a noi o al loro paese?L'EDUCAZIONE è alla base di tutto..ma io non demordo..e continuerò a svolgere il mio ruolo di "educatrice" fino alla morte..amo i bambini e non è colpa loro se nessuno li mette in condizione nè di essere tali nè di vivere al meglio(non voglio pubblicizzare negativamente la mia scuola..ci sono anche bambini educati e rispettosi con alle spalle famiglie sane ed oneste, io,i miei bambini, li adoro tutti)

io alle elementari sono andato dalle suore, così pure all'asilo..
come mai loro sono riuscite ad educare dei ragazzi e la scuola pubblica no ? secondo me è perchè non ci sono mezzi a disposizone.
Ad esempio se tu facevi un danno volutamente la maestra ti dava una sberla che ti rimaneva una cinquina per una settimana e i genitori non si lamentavano come fanno adesso.
Secondo me prima dell'inizio della scuola i genitori dovrebbero firmare un foglio che autorizzi gli insgenanti ad usare le maniere forti in casi estremi.

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mercoledì 3 settembre 2008, ore 13:53
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Dionisio ma che dici??? :shock:
adesso mettiamo pure in giro che le suore picchiano gli alunni? e magari diciamo che é giusto! OOOOOOOOHHHHHH

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C'é più tra zero e 1
che non tra 1 e 100" C. Baglioni
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mercoledì 3 settembre 2008, ore 14:03
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Messaggio Re: il primo impegno deve essere il nostro
dionisio ha scritto:
stellastellina ha scritto:
gianiro ha scritto:
pantarei ha scritto:
sono d'accordo con te. ma credo che sia importante la collaborazione dei cittadini sia nel indicare all'amministrazione comunale le problematiche della propria città sia nell'attuazione di comportamenti civici rispettosi della propria città. Non credo che debba essere necessaria un ordinanza del sindaco sulle bottiglie di vetro come sui manifesti pubblicitari dei supermercati se ci fosse maggiore educazione da parte nostra . Riflessione: quante volte hai buttato carte o altro a terra anzicchè nei cestini adatti???? quante volte hai buttato carte dal finestrino della tua macchina in movimento???? quante volte hai buttato per terra pacchetti di sigarette o cicche????
Se tu non lo hai mai fatto , complimenti divrebbero seguire il tuo esempio; ma se lo hai fatto , pensaci un pò su e impegnati anche tu anche in piccoli comportamenti che potrebbero recare problemi alla tua città e al tuo prossimo.
Ciao
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Non mi ricordo mai di aver buttato a terra una carta. Forse attorno i 4 anni e mio padre mi ha fatto pentire di averlo fatto.
La coscienza c'è chi l'ha innata, chi invece è necessaria fargliela venire.
La scuola, non so per colpa di chi, ha perso il suo ruolo, la famiglia ancor di più.
I ragazzi crescono senza regole, senza controllo.
A questo punto occorre intervenire, purtroppo, a livello di sanzione amministrativa: la volgarissima multa!
Purtroppo i vigili hanno paura di farle. :roll:
In questo momento a Gela, come nel resto d'Italia, occorrerebbe un periodo di tolleranza zero.
A Enna, una volta ho visto prendere la multa ad un ragazzo che aveva buttato il pacchetto di sigarette vuoto a terra.
Strano, ma a Enna ci si può mangiare a terra.









caro gianiro,vorrei mettere dei puntini sulla tua affermazione circa la scuola e il suo "ruolo"...in effetti,credo di esserne entrata a far parte(come docente),proprio quando essa ha subito una metamorfosi totale rispetto all'istituzione che soleva accoglierci nei banchi un tempo,
almeno,classe 75 la mia...ed i mie ricordi di alunna, si scontrano con una realtà totalmente diversa.Credimi, il ns ruolo non è per niente semplice,
non sai quanto difficile sia "cercare" di civilizzare(mi vergogno ad utilizzare questo termine,ma non me ne vengono in mente altri) bambini che,uscendo dal contesto scuola, si ritrovano a vivere l'altra parte della giornata per strada o in famiglia,la stessa che non impone regole nè educazione in senso lato.Non sai quante volte i miei discorsi sulla pulizia ed il rispetto del ns paese ha ottenuto risposte del tipo "Avà maè...ma pà vire a ecca fora a carta!" ed altre che..mi vergogno pure a scrivere..che mi vi farebbero ammazzare dalle risate,ma che,in realtà,con coscenza,dovrebboro farci riflettere e magari piangere.
Il senso è..LA SCUOLA DA SOLA non è esaustiva..specie in alcuni quartieri(settefarine ad esempio,un altro pò vado a lavorare con mimetica ed elmetto)
la famiglia collabora poco,ed in più...noi insegnanti non siamo più TUTELATI sufficentemente e siamo molto poco rispettati in primis proprio dalle famiglie..vuoi che i propri figli portino dunque rispetto a noi o al loro paese?L'EDUCAZIONE è alla base di tutto..ma io non demordo..e continuerò a svolgere il mio ruolo di "educatrice" fino alla morte..amo i bambini e non è colpa loro se nessuno li mette in condizione nè di essere tali nè di vivere al meglio(non voglio pubblicizzare negativamente la mia scuola..ci sono anche bambini educati e rispettosi con alle spalle famiglie sane ed oneste, io,i miei bambini, li adoro tutti)

io alle elementari sono andato dalle suore, così pure all'asilo..
come mai loro sono riuscite ad educare dei ragazzi e la scuola pubblica no ? secondo me è perchè non ci sono mezzi a disposizone.
Ad esempio se tu facevi un danno volutamente la maestra ti dava una sberla che ti rimaneva una cinquina per una settimana e i genitori non si lamentavano come fanno adesso.
Secondo me prima dell'inizio della scuola i genitori dovrebbero firmare un foglio che autorizzi gli insgenanti ad usare le maniere forti in casi estremi.





ALTRI TEMPI QUELLI...ma tu lo sai che noi non possiamo più neppure far uscire gli alunni fuori dalla classe per punizione?è illegale ..figurati che denuncie se solo alzassimo un dito....è prorio questo il punto,cioè io non riuscirei comunque a tirar ceffoni,però ti garantisco che se ci mettessero nelle condizioni di mostrare più severità...sicuramente, avremmo una realtà migliore,sicuramente.Già quando mi capita di mettere delle note sul diario, non hai idea il giorno dopo cosa accade...altro pò la settima generazione si presenta per giustificare il figlio...non puoi capire,io inviterei tutti quelli che affermano che nel mio lavoro non si fa niente..che abbiamo l'estate pagata ecc,a venire solo un giorno...vi sfido..tutti...vediamo chi ha il coraggio...e ti ripeto,io il mio lavoro lo amo,altrimenti non esiterei a lasciarlo perchè tra stipendio misero e le innumerevoli responsabilità..non lo so eh....


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gurda io lo so quello che passate, mia madre è professoressa..
e quelli che dico io non sono altri tempi, ho 14 anni e questo succedeva 3 anni fa !!
ma almeno non sono diventato vastaso come certa gente quì a gela..

stella, prima della fine della scuola una ragazza di un'altra classe ha picchiato la mia professoressa di metametica, lo ha detto alla preside e quella se ne è fregata..
questa è la giustizia italiana.

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mercoledì 3 settembre 2008, ore 14:30
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ciao stellastellina, intanto vorrei saputarta perchè non ti avevo incontrata prima.
Sono molto daccordo su alcune delle cose che hai scritto sulla difficoltà di essere insegnante oggi, ma non sono daccordo su altre cose.
Spesso i genitori sono assenti e rendono difficile in compito degli insegnanti, ma altre volte si trovano insegnanti non motivati abbastanza e che non sono assolutamente interessati a occuparsi dei ragazzi che ne hanno più bisogno. alcuni insegnanti hanno l'unico interesse di andare avanti con il programma soprattutto per non essere meno ad altre colleghe. Sono pochissime le insegnanti sia nele primarie che nelle secondarie che attuano una programmazione individualizzata come prevede ormai la scuola dio oggi , proprio per venire incontro a tutti i ragazzi, vista l'eterogeneità dei ragazzi che frequentano la scuola.
Molti insegnanti confondono la programmazione individualizzata con " gli obbiettivi minimi" ma sono due cose completamente diverse.
Il mio non è un discorso generale ma sicuramente molto presente nelle scuole di oggi. e lo dico per esperienza sia di mamma in quanto ho 4 figli e credimi ne ho conosciute di maestre e professoresse. inoltre professionalmente sono infatti una psicologa scolastica e vivo quotidianamente le difficoltà degli insegnanti ,delle famiglie ma soprattutto dei ragazzi.
Io credo che si debba investire sulla formazione e aggiornamento della classe insegnante , ma anche dei genitori.

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pantarei:tutto scorre, non puoi bagnarti nelle acque di uno stesso fiume


mercoledì 3 settembre 2008, ore 15:58
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Messaggio Re: il primo impegno deve essere il nostro
stellastellina ha scritto:
dionisio ha scritto:
stellastellina ha scritto:
gianiro ha scritto:
pantarei ha scritto:
sono d'accordo con te. ma credo che sia importante la collaborazione dei cittadini sia nel indicare all'amministrazione comunale le problematiche della propria città sia nell'attuazione di comportamenti civici rispettosi della propria città. Non credo che debba essere necessaria un ordinanza del sindaco sulle bottiglie di vetro come sui manifesti pubblicitari dei supermercati se ci fosse maggiore educazione da parte nostra . Riflessione: quante volte hai buttato carte o altro a terra anzicchè nei cestini adatti???? quante volte hai buttato carte dal finestrino della tua macchina in movimento???? quante volte hai buttato per terra pacchetti di sigarette o cicche????
Se tu non lo hai mai fatto , complimenti divrebbero seguire il tuo esempio; ma se lo hai fatto , pensaci un pò su e impegnati anche tu anche in piccoli comportamenti che potrebbero recare problemi alla tua città e al tuo prossimo.
Ciao
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Non mi ricordo mai di aver buttato a terra una carta. Forse attorno i 4 anni e mio padre mi ha fatto pentire di averlo fatto.
La coscienza c'è chi l'ha innata, chi invece è necessaria fargliela venire.
La scuola, non so per colpa di chi, ha perso il suo ruolo, la famiglia ancor di più.
I ragazzi crescono senza regole, senza controllo.
A questo punto occorre intervenire, purtroppo, a livello di sanzione amministrativa: la volgarissima multa!
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A Enna, una volta ho visto prendere la multa ad un ragazzo che aveva buttato il pacchetto di sigarette vuoto a terra.
Strano, ma a Enna ci si può mangiare a terra.









caro gianiro,vorrei mettere dei puntini sulla tua affermazione circa la scuola e il suo "ruolo"...in effetti,credo di esserne entrata a far parte(come docente),proprio quando essa ha subito una metamorfosi totale rispetto all'istituzione che soleva accoglierci nei banchi un tempo,
almeno,classe 75 la mia...ed i mie ricordi di alunna, si scontrano con una realtà totalmente diversa.Credimi, il ns ruolo non è per niente semplice,
non sai quanto difficile sia "cercare" di civilizzare(mi vergogno ad utilizzare questo termine,ma non me ne vengono in mente altri) bambini che,uscendo dal contesto scuola, si ritrovano a vivere l'altra parte della giornata per strada o in famiglia,la stessa che non impone regole nè educazione in senso lato.Non sai quante volte i miei discorsi sulla pulizia ed il rispetto del ns paese ha ottenuto risposte del tipo "Avà maè...ma pà vire a ecca fora a carta!" ed altre che..mi vergogno pure a scrivere..che mi vi farebbero ammazzare dalle risate,ma che,in realtà,con coscenza,dovrebboro farci riflettere e magari piangere.
Il senso è..LA SCUOLA DA SOLA non è esaustiva..specie in alcuni quartieri(settefarine ad esempio,un altro pò vado a lavorare con mimetica ed elmetto)
la famiglia collabora poco,ed in più...noi insegnanti non siamo più TUTELATI sufficentemente e siamo molto poco rispettati in primis proprio dalle famiglie..vuoi che i propri figli portino dunque rispetto a noi o al loro paese?L'EDUCAZIONE è alla base di tutto..ma io non demordo..e continuerò a svolgere il mio ruolo di "educatrice" fino alla morte..amo i bambini e non è colpa loro se nessuno li mette in condizione nè di essere tali nè di vivere al meglio(non voglio pubblicizzare negativamente la mia scuola..ci sono anche bambini educati e rispettosi con alle spalle famiglie sane ed oneste, io,i miei bambini, li adoro tutti)

io alle elementari sono andato dalle suore, così pure all'asilo..
come mai loro sono riuscite ad educare dei ragazzi e la scuola pubblica no ? secondo me è perchè non ci sono mezzi a disposizone.
Ad esempio se tu facevi un danno volutamente la maestra ti dava una sberla che ti rimaneva una cinquina per una settimana e i genitori non si lamentavano come fanno adesso.
Secondo me prima dell'inizio della scuola i genitori dovrebbero firmare un foglio che autorizzi gli insgenanti ad usare le maniere forti in casi estremi.





ALTRI TEMPI QUELLI...ma tu lo sai che noi non possiamo più neppure far uscire gli alunni fuori dalla classe per punizione?è illegale ..figurati che denuncie se solo alzassimo un dito....è prorio questo il punto,cioè io non riuscirei comunque a tirar ceffoni,però ti garantisco che se ci mettessero nelle condizioni di mostrare più severità...sicuramente, avremmo una realtà migliore,sicuramente.Già quando mi capita di mettere delle note sul diario, non hai idea il giorno dopo cosa accade...altro pò la settima generazione si presenta per giustificare il figlio...non puoi capire,io inviterei tutti quelli che affermano che nel mio lavoro non si fa niente..che abbiamo l'estate pagata ecc,a venire solo un giorno...vi sfido..tutti...vediamo chi ha il coraggio...e ti ripeto,io il mio lavoro lo amo,altrimenti non esiterei a lasciarlo perchè tra stipendio misero e le innumerevoli responsabilità..non lo so eh....



Caro dionisio in non darei mai a nessuno l'autorizzaz<ione a frendere a schiaffi i miei figli sia a torto o a ragione. già è sbagliato che noi genitori usiamo gli schiafgfi con voi , figuriamo se lo permettessimo agli insegnanti. L'insegnante dovrebbe conoscere delle strategie educative al limite poi il ceffone a mio figlio lo dò io .

stella stellina alcune considerazioni :
tu dici:ma tu lo sai che noi non possiamo più neppure far uscire gli alunni fuori dalla classe per punizione?è illegale
allora sono tantissime oggi le insegnanti che si comportano illegalmente :-k
dici ancora:se ci mettessero nelle condizioni di mostrare più severità
la severità non si mostra con i ceffoni, basta un tono diverso , uno sgardo......

per il resto sono convinta anch'io che è faticoso questo lavoro e si fa bene se lo si ama e se si amano i bambini. Però tutto sommato è vero che è l'unico lavoro in cui si hanno almeno due mesi di ferie pagate.

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Sono d'accordo con te su tutti e due i discorsi.
Sono convinto che la colpa non è dei Professori che spesso si trovano da un lato i genitori il cui unico scopo non è più l'educazione del figlio ma evitare di andargli contro e anzi assecondarlo nelle sue stronzate; dall'altro i presidi che anche loro non vogliono beccarsi le denunce dei genitori.
Ah, questi genitori!
Stanno creando dei mostri ,ignoranti, indisciplinati che, ovviamente, da grandi non potranno che essere la feccia della società...però diplomati a suon di ricorsi.
Mi ricordo una mia zia che aveva fatto un ricorso sulla bocciatura del figlio perchè secondo lei suo figlio era bravo ma i professori ce l'avevano con lui.
Più volte ho provato a convincerla del fatto che era "scecco". Più volte ho provato a farla riflettere che sbagliava dandogli assurde giustificazioni.
Non so come ha vinto il ricorso ed è stato promosso.
Non sa neanche le tabelline, e a stento riesce a scrivere. Però si è diplomato e che fa ora? un ca**o.
A livello politico, per anni si è continuati a smantellare l'istituzione scuola trasformandola da fondamento della società a posteggio per alunni e qualche volta come ammortizzatore sociale per tanti laureati.
Deve tornare il merito, la disciplina ed il rispetto per l'educazione.


non si può generalizzare e non e possibile dqare tutte le colpe ai ragazzi. questi ragazzi sono il frutto degli educatori di oggi. Si sonmo daccordo che la famiglia abbia i primi meriti e demeriti, ma comunque anche gli insegnanti spesso lasciano a desiderare.
Ad esempio come puoi dire ad un ragazzo di non portaare il cellulare se sono loro i primi ad usarlo nelle ore di lezione? lo stesso vale per la sigeretta, per il rispetto dell'orario scolastico ......
E' necessario uno sforzo collettivo e fino a quando si continuerà a dare la colpa o agli insegnantio o ai ragazzi o alla famiglia non si arriverà da nessuna parte.

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Ultima modifica di pantarei eseguita mercoledì 3 settembre 2008, ore 21:56, modificato 1 volta in totale.



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"qualcuno ci deve andare per forza in carcere.."
[citazione da national treasure]

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gianiro ha scritto:
stellastellina ha scritto:
ALTRI TEMPI QUELLI...ma tu lo sai che noi non possiamo più neppure far uscire gli alunni fuori dalla classe per punizione?è illegale ..figurati che denuncie se solo alzassimo un dito....è prorio questo il punto,cioè io non riuscirei comunque a tirar ceffoni,però ti garantisco che se ci mettessero nelle condizioni di mostrare più severità...sicuramente, avremmo una realtà migliore,sicuramente.Già quando mi capita di mettere delle note sul diario, non hai idea il giorno dopo cosa accade...altro pò la settima generazione si presenta per giustificare il figlio...non puoi capire,io inviterei tutti quelli che affermano che nel mio lavoro non si fa niente..che abbiamo l'estate pagata ecc,a venire solo un giorno...vi sfido..tutti...vediamo chi ha il coraggio...e ti ripeto,io il mio lavoro lo amo,altrimenti non esiterei a lasciarlo perchè tra stipendio misero e le innumerevoli responsabilità..non lo so eh....


Sono d'accordo con te su tutti e due i discorsi.
Sono convinto che la colpa non è dei Professori che spesso si trovano da un lato i genitori il cui unico scopo non è più l'educazione del figlio ma evitare di andargli contro e anzi assecondarlo nelle sue stronzate; dall'altro i presidi che anche loro non vogliono beccarsi le denunce dei genitori.
Ah, questi genitori!
Stanno creando dei mostri ,ignoranti, indisciplinati che, ovviamente, da grandi non potranno che essere la feccia della società...però diplomati a suon di ricorsi.
Mi ricordo una mia zia che aveva fatto un ricorso sulla bocciatura del figlio perchè secondo lei suo figlio era bravo ma i professori ce l'avevano con lui.
Più volte ho provato a convincerla del fatto che era "scecco". Più volte ho provato a farla riflettere che sbagliava dandogli assurde giustificazioni.
Non so come ha vinto il ricorso ed è stato promosso.
Non sa neanche le tabelline, e a stento riesce a scrivere. Però si è diplomato e che fa ora? un ca**o.
A livello politico, per anni si è continuati a smantellare l'istituzione scuola trasformandola da fondamento della società a posteggio per alunni e qualche volta come ammortizzatore sociale per tanti laureati.
Deve tornare il merito, la disciplina ed il rispetto per l'educazione.


non si può generalizzare e non e possibile dqare tutte le colpe ai ragazzi. questi ragazzi sono il frutto degli educatori di oggi. Si sonmo daccordo che la famiglia abbia i primi meriti e demeriti, ma comunque anche gli insegnanti spesso lasciano a desiderare.
Ad esempio come puoi dire ad un ragazzo di non portaare il cellulare se sono loro i primi ad usarlo nelle ore di lezione? lo stesso vale per la sigeretta, per il rispetto dell'orario scolastico ......
E' necessario uno sforzo collettivo e fino a quando si continuerà a dare la colpa o agli insegnantio o ai ragazzi o alla famiglia non si arriverà da nessuna parte.





Ciao pantarei..non preoccuparti,ci hanno già tolto la malattia retribuita (e ti parla una che si assenta in media 4/5 giorni all'anno), per la felicità di tutti credo ci faranno lavorare pure in estate...che a me starebbe pure bene...ma che ci aumentassero lo stipendio di fame che prendiamo...quello non ce lo invidia nessuno eh??( invito sempre a passare 1 giorno a scuola prima di sparare sentenze gratuite).
Vero è,e ti do ragione al 100%,che ci sono colleghe che non svolgono il loro lavoro con professionalità nè con amore, vero è pure che nelle loro aule spesso trionfa il SILENZIO..ma il fine, a mio avviso, non giustifica i mezzi...
Io, un pò per la mia età, (sono la più giovane tra le colleghe) un pò per mio modo d'essere con loro, mi ritrovo spesso ad andare a casa con l'emicrania...Spesso ,infatti,
nonostante le occhiate ed i rimproveri vari.. la maleducazione primeggia tra i banchi ed un semplice rimprovero non basta.
Non ho il polso debole...insegnavo a Bologna prima, e ti garantisco che i miei rimproveri,giunti nelle case, si trasformavano in punizioni..(che so anche il non far vedere la tv per una sera, o il non portarli al cinema) .Questa si chiama COLLABORAZIONE, lavorare insieme...per il bene comune.
Sai cosa mi rispondono alcune mamme gelesi? "Ma cùùùù? ma figghiuuuu? Si ci desi un pugnu a chiddu vò diri chi su miritava! " lascio a voi i commenti...
E' vero pure che condanno le colleghe che fumano a scuola o che arrivano in ritardo...io faccio parte di un'altra categoria anche se,forse, è più piccola.Ovvio che dovremmo dare noi l'esempio..come dovrebbero in primis averlo dalle loro famiglie...poveri figli..non sono mamma, ma spesso mi ritrovo a farla in classe...
ciao... alla prox.


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Messaggio Re: il primo impegno deve essere il nostro
stellastellina ha scritto:
Già quando mi capita di mettere delle note sul diario, non hai idea il giorno dopo cosa accade...altro pò la settima generazione si presenta per giustificare il figlio...non puoi capire,io inviterei tutti quelli che affermano che nel mio lavoro non si fa niente..che abbiamo l'estate pagata ecc,a venire solo un giorno...vi sfido..tutti...vediamo chi ha il coraggio...e ti ripeto,io il mio lavoro lo amo,altrimenti non esiterei a lasciarlo perchè tra stipendio misero e le innumerevoli responsabilità..non lo so eh....


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Messaggio Re: il primo impegno deve essere il nostro
ryoga ha scritto:
stellastellina ha scritto:
Già quando mi capita di mettere delle note sul diario, non hai idea il giorno dopo cosa accade...altro pò la settima generazione si presenta per giustificare il figlio...non puoi capire,io inviterei tutti quelli che affermano che nel mio lavoro non si fa niente..che abbiamo l'estate pagata ecc,a venire solo un giorno...vi sfido..tutti...vediamo chi ha il coraggio...e ti ripeto,io il mio lavoro lo amo,altrimenti non esiterei a lasciarlo perchè tra stipendio misero e le innumerevoli responsabilità..non lo so eh....


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stellina


giovedì 4 settembre 2008, ore 22:26
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