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riforma della giustizia: dov'è l'inghippo? 
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Messaggio Re: riforma della giustizia: dov'è l'inghippo?
Tanto per rasserenare gli animi, cominciamo col dire che questa riforma non verrà mai fatta.
Occorrono due passaggi approvazione alla camera ed al senato e poi se passa bisogna che venga confermata da un referendum.
A meno che non si abbia una maggioranza dei due terzi per ogni camera.
Quindi se tutto fila liscio la maggioranza da sola potrà approvarla fra 4 o 5 anni e poi il referendum prima di diventare legge dello stato.
E' solo propaganda….ci si prepara alle elezioni.
Detto ciò, se parliamo dei temi salienti cominciamo a ragionare in maniera pacata, tanto la riforma non si fa e soprattutto non la dobbiamo fare noi.
Mie condiderazioni
Perchè la separazione delle carriere.
Attualmente il sistema è sbilanciatissimo a favore dell'accusa.
In prima fase quella più delicata e quella che fa male, quella delle indagini preliminari, succede che il Pm (pubblico ministero che rappresenta l'accusa), coordini le indagini.
Quando si ravvisa una fattispecie di reato, viene mandato un avviso di garanzia all'indagato. L'avviso di garanzia è un diritto dell'indagato per dirgli "guarda che ti stiamo indagando per questo reato". Se il Pm trova, o pensa di trovare indizi o prove di reato, può chiedere al Gip (Giudice per le indagini preliminari), suo diretto capo di provvedere agli arresti preventivi che possono essere effettuati per precisi motivi: pericolo di fuga, pericolo di inquinamento delle prove, pericolo di reiterazione del reato, flagranza di reato.
In Italia si è abusato di questo strumento di tortura. Capite bene che uno si deve scontare una pena carceraria ancor prima di essere giudicato...già è anticostituzionale.
In altri paesi, poi, se uno viene arrestato preventivamente, l'accusa ha 24 ore di tempo per trovare prove per trattenerlo, altrimenti deve essere rimesso in libertà.
In Italia bene che va passano 14 giorni, male che va 3 anni. La figura del Gip nel nostro ordinamento è importantissima. Deve decidere in base a poche notizie e sulla base delle sole indagini se arrestare o meno delle persone ed in seguito se mandarle a giudizio o archiviare il caso.
Quindi Aury, ci va di mezzo e come anche la durata dei processi. Perchè una cosa e avere 1000 processi, una cosa è averne 50.
Attualmente il Pm e il Gip, sono colleghi, spesso stanno nello stesso ufficio.
Sovente hanno il rapporto alla pari e di amicizia. Non solo, ma il gip prima di essere Gip era Pm, un po’ di sana solidarietà non vuoi non ci sia?
Il Gip firma spessissimo gli arresti senza manco leggere quello che il suo amico pm glia ha consegnato, o se se li legge, il suo giudizio è viziato dal fatto che vi è un rapporto diretto senza quella neutralità che un Gip dovrebbe avere.
Quindi il Pm se è onesto e scrupoloso, manda al Gip una richiesta ben articolata e con prove e indagini serie, se non lo è manda al gip carte senza indizi o prove ma solo un bel castello accusatorio. Il gip a sua volta se è scrupoloso si legge le carte, se non lo è firma e poi le legge.
Quando un Gip firma, non è che firma un autografo, partono dei dispositivi che cambiano la vita alle persone per sempre. Le marchiano, le segnano, le rovinano.
Ci permettete che se io riuscissi a dimostrare che un Gip ha peccato di superficialità e mi ha rovinato la vita perchè non ha svolto il suo compito bene vorrei vederlo punito?
Quindi sarebbe bello che il Gip fosse una figura neutrale e che valutasse attentamente le carte nella maniera più serena e attenta possibile. La cosa migliore e non lo dico io, è la separazione delle carriere come è in quasi tutti i paesi del mondo.

Ora per chi vuole leggere può leggere....
Ora vi spiego cosa accade quando un Gip mette una firma per un arresto preventivo.
Accade che la mattina alle 4:00 ti suonano al citofono, salgono a casa i carabinieri e ti cominciano a perquisire la casa, entrano nelle stanze dove stanno dormendo i figli, la moglie o il papà, a secondo chi è l’indagato. Poi ti dicono ci deve seguire e ti portano via a tempo indeterminato.
I familiari a casa restano sbigottiti e a meno che non sei un delinquente e quindi sai cosa sta succedendo, resti spiazzato. Capita che dopo 3 ore al gazzettino senti al notizia dell’arresto col nome e cognome, sbattuto lì, in mezzo ai delinquenti. I parenti a casa, ignari di come funziona la cosa, pensano che è chiaramente un errore e che si risolverà presto.
L’arrestato, seppur dovrebbe avere una presunzione di innocenza, non è che viene messo in carcere, prima dell’interrogatorio che deve avvenire entro 4 giorni, è messo in una cella di isolamento.
In questa fase puoi stare anche 4 giorni in isolamento, senza che possa dire la sua. Manco: “avete sbagliato persona”.
Nel frattempo a casa, il giorno dopo, vieni a sapere dove è stato portato il tuo caro dal giornale. Vedi anche la sua foto scattata la mattina, strappato dal letto che pare un barbone e pensi “Che schifo, si accorgeranno subito che è un errore”.
Non hai alcuna notizia e se chiedi agli avvocati, anche i migliori del mondo, ti dicono che devi solo attendere e che non si può fare nient’altro in quella fase.
In carcere, in isolamento, vengono tolte la cintura, i lacci delle scarpe ed ogni cosa che possa servire per ammazzarsi….perchè alcuni dopo un po’ si tolgono la vita.
Passano questi snervanti 4 giorni e fanno finalmente l’interrogatorio.
Il Gip fa le domande e si rispondi davanti aglii avvocati che non possono intervenire.
Chiarisce tutto e spera che nel più breve tempo possibile lo rimettano in libertà. Al max il Gip ha 4 giorni di tempo per metterlo fuori, se non si esprime resta dentro.
E passa il primo, il secondo, il terzo, il quarto…..e sei ancora dentro.
A quel punto e dopo 8 giorni finalmente gli avvocati ti illuminano la strada.
Si può fare ricorso al tribunale del riesame, chiamato delle Libertà visto che l’80% di chi entra in carcere preventivamente viene rimesso appunto in libertà.
Ti dicono anche che per il ricorso ci vogliono 10 giorni.
Ti consigliano di evitare di parlare con le persone, di non parlare male dei pm al telefono per non indispettirli visto che certamente il telefono è sottocontrollo. E tu pensi, ma indispettire cosa o chi se il mio caro non ha commesso niente e la giustizia dovrebbe tutelare la gente onesta? Ti rispondono che hanno il coltello dalla parte del manico.
Ti telefonano i parenti che sbraitano contro i giudici per l’assurdo errore e tu a dover dire “Ma no dai, è il loro lavoro, vedrai che capiranno tutto, sono bravi”…….
Gli avvocati ti dicono che puoi andare a trovare il tuo caro che non è più in isolamento.
Tu pensi di andarlo a trovare in carcere, ma in una sorta di limbo dove stanno quelli non condannati.
Vai, fai la fila con i tuoi cari stretti in mezzo a delinquenti di ogni tipo e ti accorgi che non è quello il posto dove dovresti stare. Attendi per ore il tuo turno piangendo e poi ti chiamano. Le femmine da un lato i maschi dall’altro, perché prima di avere il colloquio ti devono perquisire…farti spogliare nudo. E tu pensi che tua sorella di 16 anni deve subire la stessa cosa. Vedi neonati spogliati dei pannolini che piangono.
Stringi i denti e pensi che devi farti forza per sostenere il tuo caro ingiustamente arrestato.
Entri e trovi un vetro separatore, con due guardie ai lati che ti urlano, ti strattonano, ti trattano da delinquente anche se non lo sei. Dopo 5 minuti arriva il tuo caro e stenti a riconoscerlo. Ma sono passati 6 giorni o 20 anni? Un barbone, triste, sporco, rassegnato. E tu gli devi dare la bella notizia che minimo si deve fare altri 10 giorni che non può riuscire a comprendere in quello stato. “E amassimo”? Allora non rispondi. Ti racconta di essere in cella con delinquenti già condannati, di essere trattato come un delinquente. “Ma cosa ho commesso? Perché sono qui? Dov’è la giustizia?”
Domande senza risposta a parte quella dell’avvocato può famoso d’Italia che ti dice:” Per me il suo caro è un sequestrato dello Stato”.
Torni a casa, distrutto assieme alla tua famiglia distrutta. Stringi al cinghia ancora una volta e ti pesi. Ti accorgi che pesi 6 Kg in meno in 6 giorni.
Esci per distrarti e vedi i giornali nel tuo paese con la faccia del tuo caro ingiustamente sputtanato.
Senti la gente parlare e dire falsità assurde, che tu sai essere assurdità del tipo: “Allora secondo te com’è che ha mezzo paese di appartamenti”? E tu sai, perché lo sai, che ne ha uno in cui vive e per cui paga ancora il mutuo. Ti vengono le palpitazioni, ti verrebbe di mettere a tacere quella voce menzognera, la rabbia ti fa sentire il cuore con le orecchie, potresti uccidere in quel momento. Tutto troppo irrazionale, assurdo e veloce. Ma poi rallenti, pensi all’avvocato che ti aveva detto di stare calmo, di non ascoltare la gente. Fai un respiro profondo e pensi che un giorno arriverà la tua vendetta.
Allora leggi il giornale e vedi commenti di politici, perfino preti, che ce l’hanno contro il tuo caro e pensi “Ma di cosa parlano”? Passano 10 giorni infiniti, finalmente un tribunale con dei giudici super partes.
Un collegio di giudici anziani ed esperti che sentendo accusa e finalmente difesa, dovrà decidere se mettere in libertà o trattenere fino a processo l’indagato. L’ultima spiaggia, poi la prossima tappa si allunga di tre mesi. Processo, 2 ore, poi si ritirano. Anche loro quattro giorni per decidere.
Torni a casa dopo un’ora di viaggio e ti squilla il telefono “Tornate, il tribunale ha emesso sentenza, sono liberi”. Ti rimetti in viaggio leggero come una rosa, felice. Finalmente al primo tribunale possibile i giudici si sono resi conto dell’errore…sono passati 18 giorni!!!!!
Torni a casa col tuo caro e senti i primi commenti del pm, incazzato e deluso dalla sentenza.
Commentava esterefatto che il Tribunale del riesame non aveva capito niente, che erano incompetenti….lui che aveva 32 anni invece era pieno di esperienza. Ma poi che ca**o glia avevamo fatto a lui che era incazzato?
Ma il tribunale del riesame non emette solo una sentenza, ma da del “testa di legno”, così c’è scritto nel dispositivo, al Pm.
Ma lui dichiara di essere convinto della bontà della sua inchiesta e di essere dispiaciuto perché era stato appena “promosso” a Gip, quindi non poteva seguire il caso ma in ogni caso ricorre in cassazione contro il riesame.
“Un modo come un altro per far mangiare gli avvocati” ci dice ridendo il nostro.
Dopo due anni la cassazione peggio del riesame e apre un procedimento contro di lui al csm per come aveva risposto alla sentenza del Riesame.
Inchiesta archiviata.
Un trafiletto nel giornale e dopo 8 anni 5000 euri di risarcimento.
Uno pensa che è stato un caso….. NO ! Il 60% degli arresti preventivi in Italia finisce così e nessuno fa niente!!!!!!
Tribunali impegnati in queste cause senza senso, fatte per scoop senza uno stralcio di prova.
Nessuno paga, solo la vittima e lo Stato che ci rimette i soldi.
E allora ti domandi, ma se invece di un Gip amico del Pm, ci fosse stato direttamente un giudice super partes come quelli del riesame, coem avviene in tutto il mondo, si sarebbe perso tanto tempo, risorse, denaro? Si sarebbero fatti otto anni di ricorsi e controricorsi costosissimi in ogni termine?
NO! La risposta è NO!
La maggior parte della gente queste cose non le sa e anche se le racconti non si capisce bene il disagio che si arreca alla famiglia.
Se si sente suonare il citofono in un orario non usuale, ancora ora dopo 10 anni si avverte una sensazione di panico.
Bisogna intervenire, perché nelle carceri super affollati, ci sono il 60% i innocenti posteggiati in attesa di giudizio.
Secondo la mia esperienza che ho abbreviato il più possibile ma capite che potrei tranquillamente riempire un libro di 600 pagine con tanti dettagli che ho tralasciato, la separazione delle carriere potrebbe essere da sola quella scintilla per rendere tutta la Giustizia, veloce, snella e giusta facendo risparmiare tanti soldi allo Stato che potrebbero essere utilizzati per assumere più persone. Con le carriere separate, si ridurrebbe o addirittura diventerebbe inutile l’azione disciplinare nei confronti del Pm.
Ma con lo stato attuale ci mangiano troppe caste, compresa quella degli avvocati che con una bella causa hanno una rendita per tutta la loro vita lavorativa.

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venerdì 11 marzo 2011, ore 22:39
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Messaggio Re: riforma della giustizia: dov'è l'inghippo?
http://www.fainotizia.it/2009/01/12/car ... iva4-mln-e

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sabato 12 marzo 2011, ore 1:41
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Messaggio Re: riforma della giustizia: dov'è l'inghippo?
ma a quel punto non basterebbe cambiare le regole dell'arresto preventivo?

imporre nuovi tempi e regole...anche per il ricorso al tribunale del riesame
invece di fare una riforma costituzionale

non vedo come la separazione delle carriere diminuisca il numero di processi (tu dici da 1000 a 50)

il fatto che un gip possa diventare pm (e viceversa) permette di maturare un esperienza da utilizzare positivamente con il nuovo ruolo e permette una maggiore flessibilità delle risorse a disposizione. se il problema è il gip che non legge le carte bisognerà imporre una lettera motivazionale per gli arresti preventivi (cosa che mi sembra si faccia già) che sia chiara nel esporre quali elementi hanno convinto il gip ad autorizzare l'arresto.
visto il fatto che i pm si dovranno comunque rivolgere frequentemente al gip per gli arresti preventivi la separazione delle carriere non impedisce la creazione di legami di amicizia e di fiducia reciproci sopratutto se si lavora a stretto contatto come dici tu (di fondi per nuovi uffici separati neanche a parlarne nella "riforma" della giustizia)

il carcere preventivo, cioè prima del giudizio di colpevolezza di un giudice, dovrebbe comportare un carcere di tipo diverso da quello di un carcerato "colpevole"; in generale meno duro...
se il problema è solo quello della fuga si potrebbe utilizzare il braccialetto elettronico ...ma anche qui servirebbero probabilmente dei soldi

anche il punteggio ai pm e gip può essere utile; cioè una valutazione matematica del rapporto tra arresti preventivi richiesti/concessi e in quanti di questi casi l'arresto era legittimo. questo imporrebbe una maggiore attenzione prima di effettuare delle scelte che possono veramente rovinare la vita di una persona

sul fatto che 3 gradi di giudizio siano troppi ti do ragione ma solo perchè ciascun grado dura troppo in italia, altrimenti potrebbe anche starci proprio per prevenire errori dei giudici.

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Messaggio Re: riforma della giustizia: dov'è l'inghippo?
Ci sono diverse possibilità per migliorare la Giustizia.
Non esiste una sola buona, ma ci possono essere diverse ricette per un risultato comunque buono.
Secondo le mie conoscienze fatte sul campo, scambiano opinioni e leggendo libri, articoli e pareri, mi sono fatto l'idea che la migliore di queste ricette sia la separazione delle carriere, che non capisco perchè è vista come una punizione. E' solo un sistema diverso che esiste in molti paesi dove la giustizia funziona alla grande.
Secondo me, la giustizia per essere percepita tale, deve commettere meno errori possibili e soprattutto un indagato si deve sentire da subito a suo agio davanti al giudice e deve sapere che sarà giudicato in maniera non preconcetta. Il Gip da noi è un Pm travstito da giudice.
Potrebbe funzionare anche l'attuale sistema, ci mancherebbe, ma evidentemente non siamo in grado di farlo andare bene.
Perchè tutta questa paura di cambiare? Non ora che c'è il mostro, ma quando non ci sarà più?
Le regole in Italia vanno riscritte da capo...tutte, compresa la costituzione.
Ma bisogna farlo in maniera seria e condivisa.

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sabato 12 marzo 2011, ore 20:32
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Messaggio Re: riforma della giustizia: dov'è l'inghippo?
non ho ben capito in cosa consista la nuova riforma.. chi mi spiega meglio ?

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domenica 13 marzo 2011, ore 16:39
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Messaggio Re: riforma della giustizia: dov'è l'inghippo?
Difficile da spiegare ma riassumendo posso dire che la riforma presentata dal Alfano è copiata pari pari da quella esistente in quesi tutta l'Europa che conta.
DI per se, a mio avviso è perfetta, ma giustamente e anche motivatamente, c'è chi pensa che si possa nascondere in mezzo un qualche cavillo per aiutare Berlusconi.
E' un peccato che ci sia questo vizio di fondo.

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domenica 13 marzo 2011, ore 16:47
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