solo a caltanissetta poteva succedere
CALTANISSETTA - Questa mattina al Comune di Caltanissetta era tutto pronto per l'arrivo del sultano di Abu Dhabi, capitale degli Emirati Arabi: il sindaco Michele Campisi aveva anche schierato gli agenti della polizia municipale in alta uniforme, facendo tirare a lucido il municipio e l’attiguo teatro Margherita. Peccato, però, che ad arrivare al Comune non sia stato il capo di Stato: il primo cittadino, dopo un breve colloquio con «l’ospite illustre», si è infatti accorto che davanti a lui non c’era il sultano bensì «solo» l’ingegnere Sultan Al-Zaabi, che ha delle attività nel settore della plastica ad Abu Dhabi e a Brescia. Un malinteso che ha creato imbarazzo tra le autorità presenti.
NOTA UFFICIALE CON REFUSO «PERICOLOSO» - L’errore del cerimoniale è stato chiarito non appena l’imprenditore si è presentato indossando un giubbotto, senza limousine e senza lo staff che si attendeva. Lo stesso Comune nei giorni precedenti aveva preannunciato con una nota ufficiale la presenza del sultano, che invece si è rivelata solo un equivoco. Alla gaffe istituzionale si aggiunge anche un refuso di cattivo augurio: nella nota, infatti, era scritto che «la vita», e non la visita, del Sultano «giunge al termine di una intesa raggiunta dal primo cittadino con professionisti italiani residenti in quella regione». Speriamo che il sultano non sia superstizioso. Sultan Al-Zaabi era accompagnato dai collaboratori arabi Diya El Deen Abd Alqodar (che è il suo manager commerciale) e da Aboel Fata Bensa Mmod e dall’ingegnere Sebastiano Barresi, un palermitano che ha interessi economici negli Emirati Arabi sempre nel settore della plastica.
SINDACO IMBARAZZATO - La delegazione, parlando in arabo e in inglese ha spiegato quali erano gli scopi della loro visita a Caltanissetta: «Creare un rapporto costante con delle aziende nissene che già operano nel settore della plastica. Di queste aziende ce ne sono diverse nella zona industriale di San Cataldo che sono affermate a livello internazionale». Il sindaco, promotore dell’iniziativa, dopo avere superato l’imbarazzo ha detto: «Sino ad ora a Caltanissetta abbiamo assistito ad un vero esodo di giovani nisseni che si trasferiscono altrove per cercare un posto di lavoro, adesso vogliamo provare a invertire questo flusso e fare arrivare nella nostra città imprenditori in grado di fare degli investimenti». Gli ospiti arabi sono andati poi via, salutati dai vigili in alta uniforme rimasti schierati per tutta la durata dell’incontro.
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