io nno ho novantanni!!!!!!!! anche se lo conoscevo

scusatemi davvero
xò mi piacerebbe davvero sapere la storia di questo uomo...
chi me ne parla?

talpetta sai cosè...io nn ho origini gelesi,i miei sono modicani e quindi delle tradizioni e personaggi ne so davvero poco

penso che iscrivendoti a questo forum hai tutte le migliori possibilità di consocere tradizioni, personaggi e detti gelesi.
o.t. ovviamente la mia era una battuta

a proposito di Nino 'mpopa... io ricordo ben poco di lui, quello che so, per la maggior parte mi è stato raccontato da chi lo ha consociuto più a lungo di me:
era un "diversamente abile" diciamo così, sempre gentile con tutti, sempre una parola dolce e mai aggressivo, gli piaceva fumare, per cui andava chiedendo con gentilezza e garbo una sigaretta, a volte si accontentava anche di un mozzicone, persona a modo, di quelle sempre sorridenti,
le mie informazioni si fermano qua: insomma non era una di quelle persone che contano oggi, ma una di quelle che ti fanno stare bene quando le incontri solo perchè hanno semrpe un sorriso e una docle parola, con semplicità, senza secondi fini
se ho altre informazioni posto

trascrivo qui una dedica che il prof. Gino Alabiso fece scrivendo sul giornale " La Sicilia" qualche anno fa:

"AL CIMITERO DI Farello dove mi sono recato per portare dei fiori sulla tomaba di un amico, ho visto il luogo dove è seppellito Antonino Maganuco, meglio noto come Nino Mpopa.
Era il poverello più benvoluto di gela, aveva modi educati e, quando chiedeva l'elemosina, lo faceva con una certa dignità. Una moneta non glie la rifiutava nessuno.
L'anno scoso mi disse mio zio che vive negli Stati Uniti, di aver visto la foto di Nino in un ristorante di Brooklin e in qualche altro locale di New York, frequentato da emigranti gelesi.
Negli ultimi giorni della sua vita, Nino viveva nella casa di riposo "A, Aldisio" , ma lo si vedeva spesso per le vie di gela per chiedere qualche lira. Gli serviva per sorseggiare un bicchiere di vino, per prendere un caffè al bar, o per comprare qualche sigaretta.
QUando avvicinava le persne, esordiva sempre con qualche battita: "Com'è bravo Nino!" "Cosa bona Nino!" "Con cento lire NIno pigghia u cafè".

morì a 57 anni, il 24 febbraio 1982, dopo una delicata operazione allo stomaco: il suo funerale, in chiesa Madre e la sua tomba furono opera di una colletta della cittadinanza gelese, poichè Nino non aveva una lira

Riposa in pace Nino

lo ricordo ancora Nino, una cosa che mi colpiva molto era il fatto che parlasse sempre in terza persona: " Ninu sa fumassi na sigaretta" o "Ninu su pigghiassi un cafè".

A rrobbè, non lo mica capita, vero!

Forte quando diceva, ninu e beddru che fimmini, e malanddrinu ccù l'omini.

mi ha emozionato questa storia e la dedica del professore è a dir poco meravigliosa...
x questo io voto si!

Uuau, ma ne sai più di mè, complimenti

Bello ciò che dici.

Roberto si riferiva al forum di Butera (buteraweb) dove discutono
se fare o no una "statua all'immigrato"

Ninu. Ninu picchì si accussì.
A bbumma cci curpa, petri petri sa vitti Ninu. Acchè ora un sa fumassi 'na sicaretta Ninu.
La gentilezza fatta persona.
I suoi funerali sono stati degni di una grande persona, il tutto a carico del Comune di Gela (Ogni tanto una cosa buona)

E si "NINO BONU E'" quante sigarette m'ha scroccato, ma a lui le davo volentieri perche' veramente buono lo era, gentile insomma ti prendeva il cuore, era un amico di tutti a Gela. E quanto gli offrivi qualcosa al bar, spesso rifiutava in cambio solo di una sigaretta. Insomma Nino è stato un simbolo di Gela. (non posso dire altrettanto del MUTU ve lo ricordate?).
Ciao grande NINO.