Mooolto tempo fa' ce n era uno che di quello che reclamava si capiva solo canottie`, canottie bla blabla canottie blabla canottieee. Mi sa' che si tratti dello stesso commerciante che ha ricordato ryoga, i ragazzini appoggiandosi ci salivano di dietro al furgone.

Un altro che e' gia stao citato non e' stato detto che finisce la cantilena con haiu i calzetti culuri basilicoooo.

Anni fa per scherzare con mio fratello imitavo questa melodia con la chitarra elettrica
Assomiglia un po' all intro del tema il padrino


Quello che cita Ellenico deve essere per forza quel tipo che suonava un po come piera puoma banane persiche cirasa anche dalla combinazione dei frutti non ci si puo' sbagliare

Una volta c era anche qualche marocchino che gridava tappie`

Un altro un po piu recente, ma parlo sempre di circa 15 anni fa: A sarda vivAAaaaaa, melodicamente nulla di particolare hehehe

Un altro ancora che non ricordo bene a parte il materassi amuolle HIhiHi


AAaah me ne sono ricordato ancora uno che ovviamente passava solo d estate: Muluuuna ca` prooovaaa russi e duci muluna ca provaaa

Ancora uno:
Cu sa ccattari i cepoddhi cu vo' i cepoooddhiii


Tutti i gelatai usavano la campanella e radio a tutto volume, quelli della ricotta TUTTI uooooooo
su questo avrei io una teoria, non so' se qualcuno me la potrebbe confermare o meno: Suppongo una volta passavano con le pecore e le persone li sentivano gridare agli animali, poi col tempo il passeggio con le pecore e' scomparso ma il grido per richiamare i clienti e' rimasto anche se continuava a passare con la vespa o la macchina.

Vediamo se me ne ricordo qualche altro...

c'è ancora. si chiama roberto. e mia mamma dice che è CARAVIGGHIARO

c'era anche un altro carramattaro della frutta, una vera e propria star, uno che nn doveva chiedere mai ....LORENZO...il quale era di una tale scortesia che anche le balate rabbrividivano al suo passaggio.....però era U MASTRU A 'BBUNNANZIA, come amava definirsi ...e la clientela non mancava mai poichè faceva i prezzi più bassi. ebbene, una scena di lorenzo rimase mitica, ancora se ne parla....un giorno una vicina di casa, lo chiamò per comprare delle mele....solo che lui voleva sentirsi dire PUMA... ...ebbene, questa poverina gli disse: lorè, mi duni un kg di mele? e lui: CHI VO U MELI? E CCHI VINNI CANNALUVARU?

Premetto che sono sempre stata un po’ nomade.
Sono nata a Gela ma da quando avevo pochi mesi fino all’età di 12 anni ho vissuto ad Augusta, per motivi di lavoro di mio padre, ma in pratica eravamo sempre buttati a Gela dai miei parenti. Di conseguenza sono cresciuta tra casa di mio nonno, in via Achille Grandi (la prima traversa di Via Palazzi subito dopo Bollicine, andando verso il cimitero) e casa di mia zia, nei pressi della cantina sociale, ex zona F…
Poi ci siamo trasferiti di nuovo a Gela sempre dalle parti di mio nonno fino all’età di 15 anni. Dopo varie vicissitudini, tra cui un periodo di tre anni negli Stati Uniti e un anno in Puglia, ci siamo stabiliti definitivamente a Gela, a Caposoprano, dove abitano tuttora i miei.

A proposito quello del gas passa ancora da casa mia la domenica mattina, però adesso ripara anche gli ombrelli.

mamma mia che ridere!!!

Mio padre qualche anno fa, ad uno di questi ambulanti di frutta e verdura, vedendo che aveva delle buone bietole, gliene ha chieste un mazzo...quello dapprima lo ha guardato male, come dire cchi boi? mio padre ha capito e gli ha chiesto un mazzo d'aggiti

Troppo forte

[quote="Sugnustuffu"]aggiustamu cucine a gassssse, si riparano cucine a gasssssssssse.
donne se avete una cucina a gasssssssssse noi ve la ripariamo, se avete un forno a gasssssssssssse noi ve lo ripariamo.
Si riparano cucine a gasssssssse.

Era un tormento a gasssssssssssssssssssssse.

ah ah ah d'estate passa a manfria questo qui....

Io ho cresciuto al quartiere della via della piaggio , e mi spostavo pi ghiucuari a san giovanni etc., sto scherzando, conosco l'italiano. A parte gli scherzi, quand'ero piccolo, molti secoli fa, passava uno che vendeva le uova, e u chiamavano 6 dita. A me sembrava una ngiuria come tante, un giorno mi trovai faccia a faccia ed ho constatato che aveva per davvero 6 dita per ogni mano, infatti putiva pigghiari chiù ova di ll'atri.

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO

questa cosa io la facevo, quondo c'erano le carrozze vicino la chiesa madre, ci nascondavamo dietro la carrozza, ed il cocchiere, ogni tanto, cafuddrava qualche frustata, se ti beccava erano cazz.