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Gela, estorsione: blitz della Polizia
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francesco
Global Moderator
Data iscrizione: giovedì 17 novembre 2005, ore 19:37 Messaggi: 3286 Località: Gela
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Gela, estorsione: blitz della Polizia
Scritto da Giuseppe D'Onchia venerdì 01 febbraio 2008 Erano già reclusi gli otto presunti estorsori, finiti nell’occhio del ciclone della magistratura nissena, nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Fenice”, compiuta dalla Squadra Mobile di Caltanissetta e dagli agenti del Commissariato di Polizia di Gela. Agli otto incriminati, il Gip del Tribunale Paolo Scotto Di Luzio, su richiesta del procuratore Renato Di Natale e del sostituto, Antonino Patti, ha spiccato altrettante ordinanza di custodia cautelare in carcere per estorsione, in concorso, aggravata dal metodo mafioso. Dal 1997 al 2003, secondo le indagini, avrebbero posto in essere una vessatoria attività estorsiva ai danni di un imprenditore gelese, titolare di un esercizio commerciale di vendita di materiale idro-termo-sanitario, prelevando, più volte, numerosi beni dalla sua attività. L’inchiesta è stata corroborata dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Rosario Trubia ed Emanuele Terlati. Le notifiche in carcere hanno riguardato esponenti di Cosa Nostra e Stidda: Gaetano Azzolina, 39 anni; Massimo Carmelo Billizzi, 23; Fortunato Ferracane, 36; Ignazio Scollo, 33 anni; Angelo Cavaleri, 36; Salvatore Nicastro, 54; Giuseppe Novembrini, 36 anni e Francesco Vella di 33. A differenza delle altre numerose estorsioni compiute in città ed evidenziate, attraverso inchieste dei magistrati, in quest’occasione non sono stati chiesti soldi al commerciante ma solo beni, a titolo gratuito o sottocosto, per un danno economico stimato in oltre 40 milioni delle vecchie lire. La vittima, nel maggio del 2005, finì sul registro degli indagati nell’ambito del blitz della Dia di Caltanissetta, in quanto era stata ritenuta un prestanome dei noti boss gelesi Emmanuello, ritenuti i veri proprietari dle negozio. L’attività commerciale fu sequestrata. Ma Rosario Trubia, in sede di interrogatorio, affermò, invece, che l’imprenditore non aveva nessun tipo di aggancio con le consorterie criminali del territorio, anzi, fugando ogni dubbio, ribadì che il commerciante era sottoposto ad estorsione. Proprio le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, hanno permesso il dissequestro della ditta. L’esercente, messo di fronte all’evidenza dei fatti, ha ampiamente collaborarto con la magistratura, chiarendo la sua posizione e raccontando ogni mimino particolare su quanto accadutogli.
_________________ OBIETTIVO GELA
RIFONDIAMOLA. Un grande passato merita un grande futuro.
ribelle 2.0
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venerdì 1 febbraio 2008, ore 19:54 |
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ryoga
City Soldier
Data iscrizione: sabato 7 ottobre 2006, ore 19:48 Messaggi: 20228 Località: Gela - Brescia
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Re: Gela, estorsione: blitz della Polizia
| | | | francesco ha scritto: Scritto da Giuseppe D'Onchia venerdì 01 febbraio 2008 Erano già reclusi gli otto presunti estorsori, finiti nell’occhio del ciclone della magistratura nissena, nell’ambito dell’operazione antimafia denominata “Fenice”, compiuta dalla Squadra Mobile di Caltanissetta e dagli agenti del Commissariato di Polizia di Gela. Agli otto incriminati, il Gip del Tribunale Paolo Scotto Di Luzio, su richiesta del procuratore Renato Di Natale e del sostituto, Antonino Patti, ha spiccato altrettante ordinanza di custodia cautelare in carcere per estorsione, in concorso, aggravata dal metodo mafioso. Dal 1997 al 2003, secondo le indagini, avrebbero posto in essere una vessatoria attività estorsiva ai danni di un imprenditore gelese, titolare di un esercizio commerciale di vendita di materiale idro-termo-sanitario, prelevando, più volte, numerosi beni dalla sua attività. L’inchiesta è stata corroborata dalle dichiarazioni dei collaboratori di giustizia Rosario Trubia ed Emanuele Terlati. Le notifiche in carcere hanno riguardato esponenti di Cosa Nostra e Stidda: Gaetano Azzolina, 39 anni; Massimo Carmelo Billizzi, 23; Fortunato Ferracane, 36; Ignazio Scollo, 33 anni; Angelo Cavaleri, 36; Salvatore Nicastro, 54; Giuseppe Novembrini, 36 anni e Francesco Vella di 33. A differenza delle altre numerose estorsioni compiute in città ed evidenziate, attraverso inchieste dei magistrati, in quest’occasione non sono stati chiesti soldi al commerciante ma solo beni, a titolo gratuito o sottocosto, per un danno economico stimato in oltre 40 milioni delle vecchie lire. La vittima, nel maggio del 2005, finì sul registro degli indagati nell’ambito del blitz della Dia di Caltanissetta, in quanto era stata ritenuta un prestanome dei noti boss gelesi Emmanuello, ritenuti i veri proprietari dle negozio. L’attività commerciale fu sequestrata. Ma Rosario Trubia, in sede di interrogatorio, affermò, invece, che l’imprenditore non aveva nessun tipo di aggancio con le consorterie criminali del territorio, anzi, fugando ogni dubbio, ribadì che il commerciante era sottoposto ad estorsione. Proprio le dichiarazioni del collaboratore di giustizia, hanno permesso il dissequestro della ditta. L’esercente, messo di fronte all’evidenza dei fatti, ha ampiamente collaborarto con la magistratura, chiarendo la sua posizione e raccontando ogni mimino particolare su quanto accadutogli. | | | | |
bene bene bene...avanti così! più si denuncia prima si distruggerà il mostro
_________________ O BRIGANTE O EMIGRANTE! ...per ora emigrante...
io AMO la mia città io ODIO la mafia, odio i mafiosi
http://www.ilportaledelsud.org
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venerdì 1 febbraio 2008, ore 20:12 |
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didi79
Global Moderator
Data iscrizione: domenica 4 giugno 2006, ore 12:14 Messaggi: 10407 Località: gela o catania
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Un'altra vittoria della legalità
_________________ C'é più tra zero e 1 che non tra 1 e 100" C. Baglioni
http://www.comeicavoliamerenda.splinder.com
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venerdì 1 febbraio 2008, ore 20:21 |
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francesco
Global Moderator
Data iscrizione: giovedì 17 novembre 2005, ore 19:37 Messaggi: 3286 Località: Gela
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siamo sicuramente sulla buona strada, ma guai ad abbassare la guardia. martedì 29 a caltanissetta Don Ciotti ha detto una grande verità: Occorre un impegno concreto e non vacue parole che si consumano in grande quantità negli innumerevoli convegni sulla legalità. ha poi ricordato che il pentito Francesco Campanella, consigliato da Bernardo Provenzano, organizzava manifestazioni antimafia ............."tanto non servono a niente" e creano immagine. Aveva pure fondato un'associazione e aveva chiesto di affiliarsi a LIBERA (respinta naturalmente) bisogna meditare su queste parole, soprattutto in provincia di caltanissetta
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ribelle 2.0
Ultima modifica di francesco eseguita venerdì 1 febbraio 2008, ore 23:44, modificato 1 volta in totale.
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venerdì 1 febbraio 2008, ore 22:45 |
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cioffanni
City Soldier
Data iscrizione: giovedì 5 aprile 2007, ore 14:05 Messaggi: 7168 Località: TRIESTE
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E' sembre bello leggere queste notizie, bravi tutti.
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venerdì 1 febbraio 2008, ore 23:35 |
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