Dopo lo scandalo dei test d'accesso truccati in alcune facoltà con corsi di laurea a numero chiuso, gli ex ministri della scuola e dell'università, tali Fioroni e Mussi, di concerto avevano emanato un provvedimento, un decreto legislativo emanato nel gennaio di quest'anno, che consentiva ai meritevoli diplomati di avere dei punti-premio nei test d'accesso (25 punti su 105). Orbene, nel famoso decreto variegato che ha aperto il nuovo governo Berlusconi, fra le altre cose (vedi l'abolizione dell'Ici con i finanziamenti destinati per alcune infrastrutture di Sicilia e Calabria), si può leggere testualmente “Le disposizioni di cui agli articoli 4 e 5 del decreto legislativo 14 gennaio 2008, n. 21, si applicano a decorrere dall’anno accademico 2009-10”. In parole povere: mantenimento status quo. Si rimane come prima e tutto viene rinviato all'anno accademico 2009/2010, sempre che nel frattempo nella maggioranza non cambi nulla (ricordo che il rinvio sine die è un vezzo tutto italiota), mentre nel frattempo ci si riempie la bocca di parole come meritocrazia.