Gela. Lucciole al lungomare venderebbero il loro corpo a giovani adolescenti. Sesso a pagamento per poche decine di euro, anche in sella agli scooter. Un fenomeno che sembrava non interessare la nostra città, che torna alla ribalta.

Ogni sera percorrendo il lungomare Federico II di Svevia, verso la fine della strada si possono trovare delle giovani donne che vendono le loro prestazioni sessuali.

Sembrerebbero delle baby-squillo, insulto che riporta alla cinematografia che indica ragazzine strappate dai banchi di scuola e mandate non si capisce se volontariamente o meno a vendersi sull’arteria che porta al mare. Al calar delle luci del giorno, già intorno alle 21 si possono incrociare mercenarie ferme sul bordo della strada in attesa di qualcuno.

Non baderebbero al fatto che a chiedere loro del sesso sarebbero ragazzini non maggiorenni, raggiungerebbero infatti le prostitute col ciclomotore per portarle nella zona industriale che si trova nelle vicinanze e per vedere soddisfatte le loro richieste.

Le donne potrebbero avere diverse motivazioni per vendersi e qualora venissero scoperte andrebbero incontro a delle sanzioni penali perchè non solo è vietato prostituirsi in strada, cioè all’aperto, ma potrebbero essere puniti anche i beneficiari delle prestazioni.

Il compenso sarebbe di pochi euro dato che la presenza di ragazzini risulterebbe numerosa. Constatare la presenza di alcune lucciole potrebbe favorire la trasmissione di infezioni sessuali.

L’ affluenza di macchine e motorini lascerebbe trasparire la solita teoria che in città dilaga, “ tutto si può comprare ”. Non importa se la durata è di dieci minuti sul sedile ribaltabile di una macchina o addirittura sulla sella di un motorino.

Ragà ma e vera questa notizia, voi che vivete a Gela, allucinante questa cosa, non mi stupisco, più di tanto avendo visto con occhi ho tramite la tele ecc.. molte realtà, ma!!! il fatto che questa cosa succada a Gela mi stupisce un pò, e sopratutto mi dispiace il fatto che si tratti di adolescenti, allucinanti sta cosa.

Ma le baby lucciole non ho capito se sono Gelesi ho di altre nazionalità bbò.

A me non risulta, ma se mi restano dieci euro nel portafoglio stasera vado a controllare...ma baby sembrano i clienti

evvai tantu tu lo puoi fare.

Io non credo a questa notizia, non so perchè.

Ma poi non è un reato penale....
L'instigazione alla prostituzione è un reato penale.
Anche andare a puttane non è un reato penale.

Detto ciò, non penso che Gela serva pagare.

neanche io ci credo.. ma in che sito l'hai letta?

le lucciole saranno baby, ma le minchiate grosse!

Giornale di Gela.

trovato, Quotidiano di Gela, l'articolo è scritto dalla stessa che ha scritto il memorabile editoriale sulle donne di Gela... se prima di vederlo avevo il forte sospetto fosse una minchiata, ora è una certezza.

Magari non ha capito che ormai le ragazzine a Gela si vestono come baby-squillo, ma in realtà non lo sono..... è moda, di me*da, ma moda.
Chi viene a Gela lo nota subito l'abbigliemento delle giovani ragazze che sembrano "prostitute picciridde".
Le mazzate che gli darei ai genitori sarebbero indescrivibili.

In effetti è stata riscontrata da un mio amico la presenza di prostitute di strada nei pressi del museo, rotonda di bosco littorio, dove c'è l'albero, ma da quanto riferitomi si tratta di donne grandi.
Le picciriddre che vestono come delle baldracche da casino già di mattina sono abbastanza frequenti...anche un pò squallido.

La prostituzione in Italia è legale ma è non regolamentata, mentre le attività organizzate come lo sfruttamento ed il favoreggiamento sono illegali.
Ma questi prima di scrivere articoli su un giornale on line con tanto di sponsor e pubblicità, non si informano sulle ca**ate che scrivono? Sembra un tema di 2° media.

Ah sempre 'l'amico ' in questi casi si dice...