Saro nostalgico, ma abbiate pazienza, infodo sono un'emigrato anchio!
Ma veniamo all'argomento:
Cos'è una città del Sud senza i suoi venditori ambulanti che ne caratterizzano le strade con i loro slogan, a volte, anche, a loro modo poetici: Gela naturalmente non fa eccezione.

Eccone alcuni legati alla mia infanzia, e che, devo ammettere, qui tra l'Italia e la Svizzera mi mancano.

il primo che mi viene in mente e Picìu, venditore di biancheria intima, dapprima con un carretto trainato da un asino e dopo evolutosi con un furgoncino 850 panorama di colore verde.
il suo slogan era:

Aiuuuu i calzetti pure pi omo i calzetti pure pi donnnaaaa!!!!

Oppure Pinu Spirruzzedda, venditore di casalinghi, con un camioncino ford Transit talmente carico che la merce sembrava andare in giro da sola, che andava in giro vanniando:
rrubbatici i sordi e marita fimminiiiii!!!!

chi ne ricorda altri?

Io ricordo quello che vendeva i limoni, riuscivo ad imitarlo così bene che quando lo facevo la gente si affacciava per comprare i limoni, mi ricordo che faceva: I LIMIUUUUUUUUNA I LIMIUUUNAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

Ricordo pure la lapa stracarica di: saponi, saponetti, saponato, perborato, bagnosciuma, 5 pacchi di cartegenica 1000 lire, 5 pacchi di tovaglioli 500 lire.
E tanti altri ancora

u piacentinu...u caciucavallu...l'olivi

madòòòò...questo tizio dei limoni lo ricordo anch'io ero piccola e passava sempre dalla casa di mia nonna verso le 5 del pomeriggio...mi ricordo che faceva uno sforzo immane nel vanniare e diventava paonazzo, quasi viola poi mi ricordo anche che mio nonno, per prenderlo in giro, aggiungeva.....CHI SSU BIANCHI ST'OLIVI NIVIRIIIIIIII mitico!!!

si, questo passava( mi sa che passa ancora) con il furgone ford transit bianco

non si può dimenticare SCIAVERIU DE PISCI, che girava fino a qualche anno fà con la carretta di legno spinta a mano dal suo fidato peppe (peppi de pisci, ora noto in città per le sue direzioni orchestrali della banda cittadina durante le feste paesane )...faceva così: CCATTATIVI I PISCI, FIMMINIIIIIII!!! AVEMMU A TRIGGHIA, A SARDA, A PICAREDDRA, I PISCI PPI RUSTIRI, AMMURUUUUUU

una menzione d'onore va fatta all'omino che vendeva i lupini, a luppineddra, anche lui con la sua carretta di legno. questo aveva un braccio monco, qualcuno lo ricorderà sicuramente. solo che il suo vanniare, non l'ho mai decifrato!!! era incomprensibile, però è il più "antico" che mi ricordi....per me era poesia quel suono cantilenato che echeggiava per tutto il quartiere nei pomeriggi assolati della nostra gela ...non saprei perciò riprodurlo, dovrete affidarvi alla vs memoria

c'era anche un ambulante che vendeva biancheria, quello che faceva spendere fior di quattrini alle mamme e alle nonne per fare la famosa "dote" alle figlie femmine ebbene, questo mischino era il nostro bersaglio preferito, da bambini pestiferi quali eravamo possedeva (per sua sfortuna ) un furgone che aveva dietro una sporgenza, larga abbastanza per appoggiare mezza pianta dei piedi ... ....quando lo sentivamo arrivare, ci nascondevamo "darreri a cantunera", lo facevamo passare e......ci appendevamo dietro al furgone, in 5 o 6, facendoci scarrozzare per le strade del quartiere ....tutto ciò fino a quando qualche signora nn faceva la spia....allora lui si fermava di botto e noi ci davamo alla fuga di brutto ...perchè si incazzava non poco ....è la cosa più bella che ricordo degli ambulanti di gela. ora non passa più. ditemi la verità: quanti di voi hanno provato quest'esperienza? nn vi nascondete...

gianì, sti cosi a macchitella i putivutu fari mai???

una tipica dei pastori, la mattina o bronks, acuoooooooooooo, (traduzione ricotta)

questi menzionati per mè sono indimendicabili,poi c'era pure un tipo col la l'ape che diceva, aiu cosetti pi uomu e donna, cosetti pì omu e donaaaaaa.

il genio dei venditori ambulanti è U MURICANU, ossia il modicano, che nel suo camion delle meraviglie, tiene un supermercato intero ...: UOVA FRESCHE, PATATINE, BRIOSCINE, SUCCHI DI FRUTTA, POMODORI PELATI, CECI E FAGIUOLI...FETTE BISCOTTATE, TAVOLETTE DI CIOCCOLATTA, ARANCIATE COCA COLA, CRACKERS INTEGRALI E NORMALI :lol: .....

a macchitella passava quello che vendeva sale e patate e faceva " saaaali saaali, sali e patate, saaali" etc...

invece quello della ricotta faceva "uooooooooooo"

e quello delle uova "ovaaa, ova frischi ovaaa"

invece quello del pane suonava il clacson

Ancora la mattina , passa da me quello del pane, "paneeee!!!!!"
non ha importanza se fuma una sigaretta, mentre che prende il pane, cmq il pane è buonissimo.....
adesso in questo periodo che piove dovrebbe passare la domenica pomeriggio esattamente alle 13.30, "avemmu calicavasi, caliate, mennulli" con suono caratteristico del microfono.....
quello che vendeva limoni è venuto a mancare diversi anni fa....
e la sua faccia diventava quasi viola a pronunciare mentre era a bordo della sua vespa "I limiuniaaaaaaaaa"
poi quello della ricotta "uoooooooooooooooooo"
non so perchè a Vittoria quando vendono la ricotta fanno "aiiiiiiiiiiiiiiiiiiii"
poi il mitico "Dio è amore", cioè era scritto nel furgone ...che vendeva bibite, dolci, biscotti.....

c'era ho ccè ancora non sò, paolello, il padre del famoso orazio, che aveva un'ape e vanniava così, aranciateee chinottoo passitoo, acqua minerale tonnoo, ma sempriamo esauriti, però fà parte della nostra vita vissuta a gela, troppo belli sti ricordi.