Le lotte contadine siciliane
Dopo la liberazione della Sicilia nell'agosto del 1943, i Siciliani speravano in qualcosa di nuovo che rilanciasse l'agrigoltura, all'inizio il MIS fece sperare una rinascista , infatti ancuni intellettuali di sinistra siciliani aderiranno al progetto come Antonio Canepa che credeva fortamente nella riforma agraria
http://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Canepama in realtà il MIS fu un bluff per i siciliani, infatti continuò la stessa politica del fascismo, legata agli agrari , che detenevano i vari latifondi in Sicilia.
Grazie all'interessamento di notabili della Dc (Aldisio) e anche del Pci , che cercarono di dare respiro ai siciliani, infatti nel 1944 con l'emanazione del decreto Gullo ( da parte del ministro dell'agrigoltura Gullo del pci) che prevedeva l'assegnazione delle terre incolte , e la ripartizione dei prodotti.
Gli agrari appogiati dai separatisti e dalla mafia , non ne volle sapere delle leggi di Roma e fu scontro con i poveri contadini.
Fu una lotta durissima che continuerà per molti anni fino al 1950...
è un fatto storico per la Sicilia, migliaglia di contadini a reclemare un proprio diritto....che qualcuno non voleva concedere,
seguirono le minacce, e gli omicidi da parte della mafia
nel 1944 a Villaalba , al segretario regionale del Pci, gli fu sparato nei piedi, perchè spiegava ai contadini i princpici del decreto Gullo, moriranno più di 30 sindacalisti per difendere i contadini...ma un fatto che deve essere ricordato è la strage di Portella delle Gineste,
http://it.wikipedia.org/wiki/Portella_della_Ginestraè la prima strage dopo la guerra, avvenuta il 1 maggio 1947, 11 morti, due bambini e nove adulti. 27 i feriti, colpevoli forse di festeggiare una festa che per il fascismo era stata vietata per 20 anni, ed in quel giorno per loro rappresentava una speranza per la sicilia .