...nel mio dolce mare salato...
...come un bimbo mi sento cullato...potrebbe iniziare così la poesia che dedicherei al mare di Gela, al
mio mare. lui sta sempre nei miei pensieri quando, a forza, ne sono lontana...è a lui che penso quando nelle sere d'inverno la neve fiocca a vobarno e la osservo con stupore ma anche timore...
a lui accorro quando, nelle pause natalizie o pasquali, torno nella mia Gela, perchè è una delle poche cose che mi trasmette serenità, pace e protezione....da lui mi sento ascoltata e nonostante non parli, mi parla comunque, ricaricandomi le batterie.
in questi giorni di caldo afoso lui è stato un ottimo compagno di vacanze, fresco e premuroso... mi culla ogni mattina e io mi lascio cullare.....quell'acqua salata diventa dolce....anzi dolcissima: nel silenzio sottomarino quell'acqua diventa liquido amniotico e ryoga regredisce allo stato fetale, facendosi cullare e coccolare dal Suo mare.....credo che nessun altro posto al mondo potrebbe mai farmi sentire meglio...
e mi dimentico di tutto