http://www.tg10.it/node/11031

Sequestrata vasca piena di rifiuti di amianto alla Raffineria di Gela

All’interno dello stabilimento petrolchimico di Gela, ed in particolar modo nell’area della nuova discarica controllata – isola 32 – è presente una vasca, la numero 4, che contiene rifiuti speciali pericolosi, utilizzata anche per lo stoccaggio di rifiuti di amianto. Ne è convinta la Procura della Repubblica, guidata da Lucia Lotti, che questa mattina, ha emesso un decreto di sequestro, eseguito dagli uomini della Guardia Costiera, coadiuvati dal Nucleo Speciale d’Intervento di Roma. L’ordinanza cautelativa si è resa necessaria dopo un'ulteriore ed attenta ispezione operata lunedì scorso nell’area classificata di categoria 2 c (tossici – nocivi). Già nell’agosto scorso erano partiti i primi accertamenti sulla natura e le caratteristiche dei rifiuti stoccati nell’area e del percolato ed era stato riscontrato, fra l’altro, che il telo di copertura dei rifiuti di amianto stoccati nella vasca era lacerato in più punti e i sacconi denominati big bags contenenti i rifiuti erano squarciati e dunque senza protezione dagli agenti atmosferici, con conseguente possibilità di dispersione aerea, considerato che si tratta di materiale disgregato e volatile per effetto delle sollecitazioni termiche e le movimentazioni. Dagli esami di laboratorio è emerso che si tratta di una varietà di amianto denominata amosite. Proprio per la pericolosità per la salute pubblica delle fibre di amianto, se disperse in atmosfera ed inalabili, la normativa prevede precise ed inderogabili cautele per il deposito dei rifiuti contenenti amianto, tra cui la copertura del materiale a perfetta tenuta. Nel caso specifico è stato riscontrato che nella vasca n. 4 risultano stoccati circa 7 tonnellate di rifiuti di amianto, conferiti nel corso degli anni novanta. A seguito dei recenti accertamenti, così come riscontrato anche un anno fa, sono emerse violazioni alle prescrizioni imposte della normativa in materia di smaltimento di rifiuti di origine asbestosa: il telo di copertura dell’area è risultato squarciato e alcuni sacchi di contenimento del materiale aperti. La magistratura gelese ha ipotizzato i reati dei codice ambientale nei confronti di Bernardo Casa - Amministratore Delegato della Raffineria di Gela; Rosario Orlando, Responsabile Servizio del raggruppamento degli impianti della stessa Raffineria nel cui ambito ricade l’area delle discariche di Isola 32; Aurelio Faraci - Responsabile Servizio Prevenzione e Protezione e Biagio Genna - Capo Reparto Distribuzione Fluidi dell’area delle discariche Isola 32 della Raffineria. La vasca sequestrata è stata affidata in custodia giudiziale alla stessa Raffineria di Gela che è stata autorizzata ad accedervi per l’esecuzione degli interventi di messa in sicurezza del sito.

assassini, sfruttatori e assassini!

so che la notizia è d'impatto.....ma......

.....ma è possibile fare uscire notizie false?

non è falsa....
occorre poi verificare le accuse mosse.

in ogni caso, permettimi di dire che cunzumaru un territoriu e na popolazione, nel corpo e nello spirito

sono d'accordo

Questo è un punto di vista rispettabilissimo.

il terriotorio e la popolazione se la sono mangiati l'illegalità. la mafia che impone che non si debbano fare centri commerciali perche devono mangiare i cornuti del corso che tramite la confcommercio comandano, l'illegalità che porta il teatro a non essere finito dopo 15 anni di lavori, i ''lavoratori'' che per sinire piazza salandra ci stanno 3 anni, mettondo un chiodo al giorno, le strade fatte a min*** di cane e macchine parcheggiate in maniera animalesca (che se sai guidare da noi sai guidare ovunque),con un mare di dighe attorno non abbiamo acqua perche senno come si vendono i motorini i serbatoi i tubi e l'idraulici chi li paga?

mi chiedo fasulo che è persona per bene, quando vede ad esempio spazzatura a non finire perche' non fa niente? evidentemente è ostacolato da qualcosa piu' grande di lui.

inoltre perche' nessun imprenditore investe a Gela? nessuno, io la mia teoria c'è l'ho, evidentemente la mafia catanese deve mangiare con i nostri soldi. la raffineria ha le sue colpe secondo me nel fatto che non ha investito niente sul territorio. non dico assai, ma l'1% del fatturato tornalo alla terra che ti ospita!

Concordo su tutto anche sull'ultima frase.
Però in altri posti ha investito sul territorio...anche in Sicilia.
Anche da noi un pò, ma certamente meno.
Come mai? Eppure l'azienda è la stessa con le stesse persone.
Evidentemente i politici da altre parti si sono fatti valere leggermente di più.

fasulo è una persona inadatta al suo ruolo, è la marionetta di suo padre..

perchè sarebbe inadatto? perchè è una persona pacata che non cerca visibilità? la cosa della marionetta di crocetta è storia abbastanza ridicola secondo me.

pacata e che non cerca visibilità= inutile, visto il contesto in cui ci troviamo. in questa città, se vuoi fare il Politico (non il politico), devi fare il "duro", devi avere il coraggio di andare contro tutto e tutti, anche contro chi ti minaccia.....e non devi avere paura di lasciarci le penne.
in caso contrario ti dimetti oppure devi avere l'onestà di non candidarti proprio...

questa è una giungla...nella giungla ci stanno gli animali....il re della giungla deve essere un animale!

la gente "per bene" fa poca strada ( o niente)

il territorio "materialmente" se l'è mangiato la fabbrica dell'eni (aria, acqua e terra sono impregnati di veleni)

la popolazione se l'è mangiata l'illegalità (o mafia che dir si voglia), ma stando alle cronache anti - eni, la popolazione di Gela era una tra le più "babbe" della sicilia... pesca e agricoltura...agricoltura pastorizia e pesca...si dormiva con le porte aperte...nessuno toccava niente!
con l'avvento dell'era del "petrolio" tutto muta: il miraggio del denaro attira gentaccia da ogni parte dell'isola...la mafia odora i soldi che si possono fare a gela e per gela inizia il tracollo.
la sincerità, l'innocenza spariscono dalle menti dei gelesi, traviate dal dio denaro...il miraggio di essere un operaio dell'anic fa abbandonare a molti gli antichi mestieri che hanno permesso a Gela di campare per secoli...il tracollo è vicino.
"i sordi de sacchetti" hanno una sorta di effetto letale sulle menti dei gelesi...che cominciano a pensare in grande e a costruirsi una casa ciascuno....la piana è grande!
in mancanza di un piano regolatore, per negligenza di una classe politica inetta (per essere gentile), i gelesi cominciano a "bbiar piana..." tanti quanti sono i figli....5 figli? 5 piani! e così via. per fabbricare, poi, si risparmiava il più possibile sui costi...e allora perchè sprecare soldi per la facciata....ma va la...basta chi "ni mittemmu a testa i 'rintra semmu appostu".
l'obbrobrio era bell'è servito....ondate di case sgarrupate, brutte fuori e belle dentro, invadono come un cancro maligno la piana di Gela....l'inizio della fine..
"la bellezza salverà il mondo" diceva dostoevskij, la bellezza ti eleva l'anima...
a gela evidentemente accadde il contrario: abitare in un mondo brutto, disordinato, caotico ti corrode l'anima...ti abbrutisce come uomo...e dopo 50 anni i risultati sono sotto gli occhi di tutti, purtroppo

ma non si criticava crocetta propio per questo?