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W l' Italia 
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Messaggio Re: W l' Italia
siciliano ha scritto:
La sicilia è stata OCCUPATA con le armi e personalmente per ragioni quantomeno anagrafiche non ho nostalgia di nessun periodo borbonico.
Che i siciliani abbiano mostrato ostilità alla politica Borbonica ci può anche stare, ma che quest'Italia non sia frutto di una repressione armata e motivata solo da esigenze piemontesi è inaccettabile. la spedizione di qualche migliaio di ergaztolani comandati dal più schifoso mercenario che la stroia conosca è la favoletta che hanno voluto insegnarci. LA verità è emersa poco alla volta raccontandoci un altra storia.
Il sentimento dei siciliani è stato sempre autonomista, dai tempi dei romani fino a qualche anno fa. Oggi no, ci hanno insegnato che siamo i peggiori e che da soli non possiamo fare niente. Oggi la'utonomia è solo una parola di cui si abusa per catturare quei residui di sentimenti ancora vivi in molti italiani e farne pacchetti elettorali da vendere al presidente del consiglio di turno.
Con sta storia del voto libero mi sono rotto pure le scatole. siamo tutti li a scegliere fra la merce che ALTRI ci offrono. Ho spiegato prima che Lombardo, Cuffaro, la finocchiaro, sono venduti non al servizio dei siciliani. Ed è fra questi che "scegliamo LIBERAMENTE". e da tempo ormai si sceglie il meno peggio con la consapevolezza, dimostrata in questo forum, che nulla può cambiare. Perchè è colpa nostra!


Non credo vi fosse un forte sentimento autonomista fin dal tempo dei Romani....vi era un tal Ducezio, un condottiero Siculo che combattè per l'indipendenza della Sicilia da Roma....I Siculi non lo seguirono affatto.

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mercoledì 12 agosto 2009, ore 12:58
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Messaggio Re: W l' Italia
irnerio ha scritto:
E si, sarebbe proprio una grande svolta dividerci dal resto d' Italia, il prossimo passo potrebbe essere quello di adottare una moneta regionale magari provinciale, cavolo dovremo rifare pure il servizio militare per la sicilia? :D Borboni, garibaldini... tutti temi attuali eee... Senza offesa per nessuno ma se accadesse, be, preferire rimanere italiano emigrare al nord e non rimanere in mano ai politici nostrani...

ma sei pazzo? una volta staccata dall'italia tu diventeresti immigrato clandestino (visto anche che probabilmente non diventeremo, per un sentimento autonomista e motivazioni economiche, membri dell'UE ) e a quel punto scatterebbe il reato di immigrazione ed il rimpatrio forzato.
@diego, mi spiace, ma non ne parla...posso però trascriverti l'intera sezione dedicata al risorgimento che c'è scritta sul libro se vi va di leggere
L'11 maggio 1860 Garibaldi sbarcò a Marsala e il tricolore venne inalberato a Terranova.
il consiglio civico, riunitosi in seduta straordinaria, manifestando <<l'unanime voto della popolazione>> deliberò di indirizzare un messaggio di felicitazioni al <<Glorioso dittatore Generale Giuseppe Garibaldi>>
Nella seduta del 27 luglio 1860, il Consiglio stabilì di concedere la somma di onze due per ogni individuo che con slancio patriottico partisse volontario per il sostegno della Causa Nazionale ed un compenso a coloro che avevano facilitato a Terranova lo sbarco della colonna di bixio
da ricordare:francesco Ferrante, Giuseppe di Bartolo, Nunzio Minardi, Carmelo Brunone .........
<<...nessun testo storico per le scuole - lamenta giustamente Giuseppe Corrao, nel suo volume, il disprezzo del nord>> ci parla dell'apporto dei siciliani al risorgimento.
Pressoché sconosciuta è infatti la lotta del Quarantotto siciliano (12 gen.), nella quale i palermitani, primi in italia ed in europa, insorsero nel nome degli ideali di libertà e di patria.
<Ridimensionato il contributo dell'isola alla impresa dei mille, senza il quale Garibaldi e le sue camice rosse avrebbero fatto la fine dei fratelli bandiera o di carlo Pisicane. i siciliani parteciparono alla liberazione con più di 20000 picciotti!ignorato l'eroismo del patriota siracusano Gaetano Abela; dei 38 siciliani trucidati per aver gridato per le vie di palermo <<viva la libertà, viva la costituzione!>>>>
<<Garibaldi nelle sue memorie così si esprime : """se l'italia avesse una mezza dozzina di città come Palermo, da molto tempo lo straniero non calpesterebbe più questa terra">>
Eppure l'isola, dopo l'unità dovette subire ancora angherie e ruberie, quest'ultime culminate con <<>la vendita di beni ecclesiastici e demaniali che fruttò al piemonte un miliardo di allora!Con conseguenza la paralisi totale della vita economica e sociale della sicilia.>>
ma come vedete a quanto pare parecchi siciliani combatterono per la sicilia, non furono solo i 1000 o 10000 di garibaldi

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« Politica e mafia sono due poteri che vivono sul controllo dello stesso territorio: o si fanno la guerra o si mettono d'accordo. »(Lirio Abbate, Peter Gomez)
« La mafia è un fenomeno umano e come tutti i fenomeni umani ha un principio, una sua evoluzione e avrà quindi anche una fine.»(Giovanni Falcone)
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mercoledì 12 agosto 2009, ore 16:24
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Messaggio Re: W l' Italia
Chissà se alcuni di essi vissero abbastanza per vedere come sono stati presi per il culo.

Senza offesa per nessuno ma se accadesse, be, preferire rimanere italiano emigrare al nord e non rimanere in mano ai politici nostrani...
irnerio devi essere uno abbastanza distratto se non ti sei ancora accorto che è già così.
Molti nostri conterranei sono emigrati al nord e non per scelta ma per necessità.

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mercoledì 12 agosto 2009, ore 17:10
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Messaggio Re: W l' Italia
ellenico ha scritto:
siciliano ha scritto:
La sicilia è stata OCCUPATA con le armi e personalmente per ragioni quantomeno anagrafiche non ho nostalgia di nessun periodo borbonico.
Che i siciliani abbiano mostrato ostilità alla politica Borbonica ci può anche stare, ma che quest'Italia non sia frutto di una repressione armata e motivata solo da esigenze piemontesi è inaccettabile. la spedizione di qualche migliaio di ergaztolani comandati dal più schifoso mercenario che la stroia conosca è la favoletta che hanno voluto insegnarci. LA verità è emersa poco alla volta raccontandoci un altra storia.
Il sentimento dei siciliani è stato sempre autonomista, dai tempi dei romani fino a qualche anno fa. Oggi no, ci hanno insegnato che siamo i peggiori e che da soli non possiamo fare niente. Oggi la'utonomia è solo una parola di cui si abusa per catturare quei residui di sentimenti ancora vivi in molti italiani e farne pacchetti elettorali da vendere al presidente del consiglio di turno.
Con sta storia del voto libero mi sono rotto pure le scatole. siamo tutti li a scegliere fra la merce che ALTRI ci offrono. Ho spiegato prima che Lombardo, Cuffaro, la finocchiaro, sono venduti non al servizio dei siciliani. Ed è fra questi che "scegliamo LIBERAMENTE". e da tempo ormai si sceglie il meno peggio con la consapevolezza, dimostrata in questo forum, che nulla può cambiare. Perchè è colpa nostra!


Non credo vi fosse un forte sentimento autonomista fin dal tempo dei Romani....vi era un tal Ducezio, un condottiero Siculo che combattè per l'indipendenza della Sicilia da Roma....I Siculi non lo seguirono affatto.
E dire che proprio dalle insorgenza degli schiavi siciliani contro l'URBE sembra secondo molti storici identificata la vera origine del brigantaggio
il sentimento autonomista del pacifico popolo siculo non puoi identificarlo con il seguito ricevuto dal TAL Ducezio. E' stata sempre una colonia irrequieta la sicilia, solo federico II forse capì la necessità del riconoscimento di una vera identità Siciliana.
OGGI è necessario riprenderci ciò che con VILOENZA è stato rubato alla nosta terra e al nostro popolo: l'IDENTITA' E la STORIA. Partendo proprio dallo statuto AUTONOMO che ancosa attende di essere messo in opera. Per l'ennesima volta vi invito a leggerlo rendendovi conto di ciò che potremmo evere e di ciò che, purtroppo, abbiamo definitivamente perso.

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Quelli che sfruttano le risorse in Africa,sono gli stessi che sfruttano l'Europa.
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martedì 18 agosto 2009, ore 18:07
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Messaggio Re: W l' Italia
Ti sbagli Paolo non è definitivamente perso. E' tutto scritto. Ci sono montagne di documenti e libri che raccontano la verità e che aspettano solo di essere divulgati per dare ad una terra e ai suoi abitanti quello che gli appartiene: La verità storica.

Se vuoi cambiare devi sapere chi sei.

La nostra storia o meglio quella che più ci riguarda da vicino, può essere divisa in due periodi.
Il primo dal 1860, anno in cui si presume sia avvenuta l' unità dell' italia, fino alla seconda guerra mondiale e l' altro dal 1946 anno in cui è stato approvato lo Statuto Siciliano fino ad oggi.

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martedì 18 agosto 2009, ore 18:25
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Messaggio Re: W l' Italia
Alcune opportunitò previste dallo statuto sono definitivamente perse. Mi riferisco per esempio alla possibilità di poter utilizzare la valuta estera depositato presso le banche siciliane (che non ci sono più) por la costruzione di infrastrurtture in sicilia.
Molto altro è ancora in nostro potere, ma vedo che proprio i siciliani hanno apura di prendere possesso della propria terra.

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martedì 18 agosto 2009, ore 19:05
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Messaggio Re: W l' Italia
siciliano ha scritto:
ellenico ha scritto:
siciliano ha scritto:
La sicilia è stata OCCUPATA con le armi e personalmente per ragioni quantomeno anagrafiche non ho nostalgia di nessun periodo borbonico.
Che i siciliani abbiano mostrato ostilità alla politica Borbonica ci può anche stare, ma che quest'Italia non sia frutto di una repressione armata e motivata solo da esigenze piemontesi è inaccettabile. la spedizione di qualche migliaio di ergaztolani comandati dal più schifoso mercenario che la stroia conosca è la favoletta che hanno voluto insegnarci. LA verità è emersa poco alla volta raccontandoci un altra storia.
Il sentimento dei siciliani è stato sempre autonomista, dai tempi dei romani fino a qualche anno fa. Oggi no, ci hanno insegnato che siamo i peggiori e che da soli non possiamo fare niente. Oggi la'utonomia è solo una parola di cui si abusa per catturare quei residui di sentimenti ancora vivi in molti italiani e farne pacchetti elettorali da vendere al presidente del consiglio di turno.
Con sta storia del voto libero mi sono rotto pure le scatole. siamo tutti li a scegliere fra la merce che ALTRI ci offrono. Ho spiegato prima che Lombardo, Cuffaro, la finocchiaro, sono venduti non al servizio dei siciliani. Ed è fra questi che "scegliamo LIBERAMENTE". e da tempo ormai si sceglie il meno peggio con la consapevolezza, dimostrata in questo forum, che nulla può cambiare. Perchè è colpa nostra!


Non credo vi fosse un forte sentimento autonomista fin dal tempo dei Romani....vi era un tal Ducezio, un condottiero Siculo che combattè per l'indipendenza della Sicilia da Roma....I Siculi non lo seguirono affatto.
E dire che proprio dalle insorgenza degli schiavi siciliani contro l'URBE sembra secondo molti storici identificata la vera origine del brigantaggio
il sentimento autonomista del pacifico popolo siculo non puoi identificarlo con il seguito ricevuto dal TAL Ducezio. E' stata sempre una colonia irrequieta la sicilia, solo federico II forse capì la necessità del riconoscimento di una vera identità Siciliana.
OGGI è necessario riprenderci ciò che con VILOENZA è stato rubato alla nosta terra e al nostro popolo: l'IDENTITA' E la STORIA. Partendo proprio dallo statuto AUTONOMO che ancosa attende di essere messo in opera. Per l'ennesima volta vi invito a leggerlo rendendovi conto di ciò che potremmo evere e di ciò che, purtroppo, abbiamo definitivamente perso.




Si, ma anch'io come Gianiro, sono italiano.
Di tutte le passate questioni della Sicilia non me importa nulla.
La Sicilia è un pezzo d'Italia come qualsiasi regione.
Io in queste vecchie questioni ci vedo solo un cane che abbaia contro ogni auto che gli passa davanti.

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martedì 18 agosto 2009, ore 20:54
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Messaggio Re: W l' Italia
tu puoi vederci quello che vuoi. Ma non sono vecchie questioni. Son o molto attuali. Chi volta le spalle alla storia non può lamentarsi molto del presente secondo me. Ma non è solo storia questa. La sicilia deve riprendersi OGGI la propria dignità e affermare con forza il proprio diritto ad essere SICILIA! L'Italia poteva nascere in tanti modi, è nata nel modo peggiore per noi.
Non posso essere orgoglioso di questa italia che mi ha impoverito e continua a farlo con la stessa logica!

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martedì 18 agosto 2009, ore 23:57
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Messaggio Re: W l' Italia
A quanto pare c' è chi è stato preso dalla sindrome di Stoccolma. E non è facile guarire da tale stato d' animo.
Purtroppo o per fortuna ci sono ancora pochi Siciliani che hanno scoperto la verità, hanno scoperto le cause che hanno ridotto questa terra in una sorta di colonia utilizzata da roma come il suo salvadanaio come dispensa da cui attingere a piene mani tramite casse varie, stanziamenti di enormi somme di denaro pubblico pilotate da amici degli amici. Io come cittadino Siciliano non potrò mai accettare supinamente che si continui così. Non interessarsi del proprio passato è quello che loro hanno voluto e vogliono. Chi conosce è più difficile da fregare.
Queste non sono storie vecchie sono le nostre origini di rilevante importanza. Storicamente parlando queste storie sono recentissime, i tempi storici non sono come i tempi anagrafici dell' omo italicus.
Il cane che abbaia alla macchina che passa lo fa di sua spontanea volontà con le proprie gambe senza che nessuno glielo ordina . Non è un cane con il guinzaglio al collo come è la Sicilia.

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mercoledì 19 agosto 2009, ore 10:11
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Messaggio Re: W l' Italia
Io, studente leghista
Perché mi vergogno dell’Unità d’Italia
Caro professor Galli della Loggia,
sono uno studente universita­rio di 24 anni con una certa pas­sione per la storia. Sono un leghista, ab­bastanza convinto. E lo confesso: se fac­cio un bilancio, certamente sommario, dall’Unità nazionale ad oggi, le cose per cui vergognarmi mi sembrano maggiori rispetto a quelle di cui essere fiero.

Penso al Risorgimento, alla massone­ria e al disegno di conquista dei Savoia, rifletto sul fatto che nel Mezzogiorno fu­rono inviate truppe per decenni per seda­re le rivolte e credo che queste cose abbia­no più il sapore della conquista che della liberazione. E penso, ancora, al referen­dum falsato per l’annessione del Veneto e al trasformismo delle elite politiche post-risorgimentali. E poi il fascismo, con la sua artificiosa ricostruzione di una romanità perduta e imposta a un popolo eterogeneo e diviso per 1500 anni che della «romanità classi­ca » conservava ben poco: la costruzione di una «religione politica» forzata al po­sto di una «religione civile» come invece avvenne in Francia con la Rivoluzione, che fu davvero l’evento fondante di un popolo. In Italia l’unica cosa «fondante» potrebbe essere stata la Resistenza: ma anche lì, a guardare bene, c’era una Linea gotica a dividere chi la guerra civile l’ave­va in casa da chi era già in qualche manie­ra libero.

E poi la Prima Repubblica, che si salva in dignità solo per pochi decenni, i pri­mi, e poi sprofonda nei buio degli anni di piombo con terrorismo di sinistra e stra­gi di destra (o di Stato?), nel clientelismo politico più sfrenato, nelle ruberie, nelle grandi abbuffate che ci hanno regalato uno dei debiti pubblici più grandi del mondo.

Quanto alla Seconda Repubblica, l’ab­biamo sotto agli occhi: la tendenza dei partiti a trasformarsi in «pigliatutto» multiformi e dai programmi elettorali quasi identici, con le uniche eccezioni di Di Pietro e della Lega. Il primo però è de­stinato a sparire con Berlusconi, che è la ragione del suo successo: quando svani­rà la causa, svanirà anche l’effetto. Anche la Lega dopo Bossi potrebbe sparire, ma almeno a sorreggerla ci sono un disegno, un’idea, per quanto contestabili.


Matteo Lazzaro
19 agosto 2009

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mercoledì 19 agosto 2009, ore 10:17
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Messaggio Re: W l' Italia
Nemmeno io sono orgoglioso di questa Italia.
Sono indignato da un governo che ha come ministri gente della Lega.
Riguardo a come avvenne l'unità d'Italia, è storia molto vecchia.
Non poteva esistere un'Europa con ancora regni,ducati,repubbliche,repubblichette,principati che non avevano futuro quando già da secoli erano nate nazioni come la spagna,la Francia,la Germania...e purtroppo, ci si è messa di mezzo la massoneria internazionale.

Che i Savoia avessero intenzione di esandere il loro Regno, forse è vero.

Quello che ho sempre rimproverato a questo Stato?

Che non si è mai preso la briga di formare culturalmente un popolo o di dargli i connotati di un popolo.
Al contrario,il Novecento ha rafforzato i lati negativi dell'italiano, il rapido cambiamento e sviluppo che ha pòortato l'Italia dalla civiltà contadina a quella industriale ha tralasciato il loro passato.
Essendo un popolo che ha sofferto molto di fame e carestia, l'Italiano ha mantenuto la tipica indole del "morto di fame".Si, bravi ad arrangiarci perchè lasciamo prevalere in noi l'istinto di sopravvivenza.

Comunque ciò mi spinge a credere ancora nella Nazione Italia, ma non come uno stato nato nel 1861, anche perchè sarebbe dovuta nascere molto tempo prima l'Italia, già dai tempi del Regno di Liutprando,anche se noi, facevamo parte di Bisanzio.

Torno a ripetere che se la Sicilia e il Mezzogiorno versa nello stato in cui si trova, è colpa di una classe politica lassista e compiacente, oltre che dalla cultura delle genti locali.

Se la Sicilia diventasse una nazione, cambierebbero molte cose secondo voi?

La pressione fiscale diminuirebbe?

Nascerebbero tante nuove industrie?

La mafia sparirebbe?

L'economia siciliana avrebbe un rapido decollo?

Nasceranno nuove e moderne infrastrutture?

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mercoledì 19 agosto 2009, ore 12:45
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Messaggio Re: W l' Italia
Nessuno vuole che la Sicilia si stacchi dall' italia. Si sta solo cercando di partire da un dato storico per arrivare ad assumere un autonomia vera, reale.
Non come è ora che si può riassumere tutta in un vecchio detto " con i tuoi soldi e la mia testa faremo grandi cose".
Tentiamo almeno di raggiungere il punto di poter dire "con i nostri soldi e la nostra testa possiamo fare grandi cose".
Questo è possibile solo con una nuova compagine politica in possesso di programmi e requisiti tali da poter essere condivisi da tutti quei Siciliani che conoscendo lo statuto siano intenzionati a rispettarlo ed attuarlo fedelmente.

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mercoledì 19 agosto 2009, ore 14:31
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Messaggio Re: W l' Italia
Diego Livoti ha scritto:
Nessuno vuole che la Sicilia si stacchi dall' italia. Si sta solo cercando di partire da un dato storico per arrivare ad assumere un autonomia vera, reale.
Non come è ora che si può riassumere tutta in un vecchio detto " con i tuoi soldi e la mia testa faremo grandi cose".
Tentiamo almeno di raggiungere il punto di poter dire "con i nostri soldi e la nostra testa possiamo fare grandi cose".
Questo è possibile solo con una nuova compagine politica in possesso di programmi e requisiti tali da poter essere condivisi da tutti quei Siciliani che conoscendo lo statuto siano intenzionati a rispettarlo ed attuarlo fedelmente.


Queste grandi cose le potremmo farle da subito se avessimo una classe politica adeguata. Anzi, non oso immaginare cosa avrebbe comportato una maggiore autonomia con questa classe politica senza il controllo del Governo centrale.
Non prendiamocela sempre col prossimo, se siamo come siamo è colpa nostra, il Veneto la Toscana L'Emilia, non sono regioni a statuto speciale o autonome, ma hanno saputo fare cose che noi ci sogniamo... Altro che autonomia...

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Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che non possono volare.

Friedrich Wilhelm Nietzsche


mercoledì 19 agosto 2009, ore 18:05
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Messaggio Re: W l' Italia
irnerio ha scritto:
Diego Livoti ha scritto:
Nessuno vuole che la Sicilia si stacchi dall' italia. Si sta solo cercando di partire da un dato storico per arrivare ad assumere un autonomia vera, reale.
Non come è ora che si può riassumere tutta in un vecchio detto " con i tuoi soldi e la mia testa faremo grandi cose".
Tentiamo almeno di raggiungere il punto di poter dire "con i nostri soldi e la nostra testa possiamo fare grandi cose".
Questo è possibile solo con una nuova compagine politica in possesso di programmi e requisiti tali da poter essere condivisi da tutti quei Siciliani che conoscendo lo statuto siano intenzionati a rispettarlo ed attuarlo fedelmente.


Queste grandi cose le potremmo farle da subito se avessimo una classe politica adeguata. Anzi, non oso immaginare cosa avrebbe comportato una maggiore autonomia con questa classe politica senza il controllo del Governo centrale.
Non prendiamocela sempre col prossimo, se siamo come siamo è colpa nostra, il Veneto la Toscana L'Emilia, non sono regioni a statuto speciale o autonome, ma hanno saputo fare cose che noi ci sogniamo... Altro che autonomia...

E' come pensavo tu sei uno molto distratto. Spero di farti notare che se siamo come siamo è proprio perchè c' è stato da sempre il totale controllo del governo centrale. In Sicilia mai hanno comandato i Siciliani. Quelli che vediamo sono tutt' al più dei reggenti dei lacchè al servizio del potere centrale con la connivenza della mafia.
Ti faccio notare anche che quelli del governo centrale ce lo hanno inzuppato parecchio il pane fin da quando dissero di aver unito l 'italia.
Il Veneto la Toscana l 'Emilia in queste regioni si è fatto di più non perchè sono più bravi e più acculturati di noi ma perchè lì si è deciso di fare di più e meglio.
I governi decidono il popolo subisce.Questa è Storia non propaganda.

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mercoledì 19 agosto 2009, ore 18:38
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Messaggio Re: W l' Italia
Sono tue opinioni personali, le cause tu le attribuisi al Governo centrale io all'incapacità politica nostrana. Dai per scontato delle tue convinzioni senza portare elementi fondanti a sostegno. Sei sicuro che sia io il distratto :) ?

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Friedrich Wilhelm Nietzsche


mercoledì 19 agosto 2009, ore 22:04
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