Chi ha mai detto che Gela debba essere da meno alle altre città italiane? Abbiamo moltissimo primati positivi e negativi, sia storici che moderni ma fino a qualche tempo fa la nostra città è stata “perseguitata” dell’idea di non possedere un tempio del libro: sì, una libreria.

Sfortunatamente l’idea di poterne aprire una è venuta solo a poche persone, due tra queste: Elisa Seminerio (figlia dello scrittore calatino Domenico Seminerio) e Vincenzo Sansone che hanno voluto rispettivamente concretizzare i propri splendidi sogni.

Entriamo nel dettaglio e scopriamo come hanno pensato di strutturare le due librerie...

La prima, Elisa, è riuscita ad aprire una modesta ma bellissima libreria. Entrando nel locale ci potremmo accorgere subito che vi sono pochi libri, che l’ambiente è molto piccolo e che vi sono SOLO libri. E' quest’ultima qualità a farne il locale per eccellenza, a far sì che quei pochi metri quadrati si trasformino nel tempio delle parole, della lettura, nel tempio dei libri e della cultura; raro qui a Gela, dal momento che nelle varie edicole siamo abituati ad avere giusto un paio di scaffali dedicati alla letteratura!

Il secondo, Vincenzo, a breve coronerà il suo sogno; di sicuro sarà una libreria più grande rispetto all’araba fenice, ma avrà una qualità in meno rispetto alla sua concorrente: tratterà libri pubblicati prevalentemente dalla -berlusconiana- Mondadori.

Di sicuro noi tutti penseremo che potrebbero essere due cattedrali nel deserto, ma non è così: a detta di Elisa Seminerio ci sono molti “topi di biblioteca” che amano comprare libri!

Ed ecco come la città con il pallino delle librerie è riuscita a coronare il proprio sogno proibito. Se vuoi approfondire l'argomento, leggi e/o rispondi alla discussione che abbiamo già aperto all'interno del Forum.