Ecco come il nostro territorio entrando a far parte di questo circuito potrebbe arricchirsi culturalmente ed economicamente promuovento la collaborazione tra operatori privati e soggetti pubblici. Si tratta di una iniziativa che dovrebbe nascere proprio per salvaguardare e valorizzare il territorio e la sua cultura rurale, che si presenta anche come una valida proposta turistica, in grado di integrare le diverse ‘anime’ del territorio gelese: agricoltura e paesaggio, enogastronomia e tradizione, cultura e arte.

Le "Strade del Vino" infatti sono percorsi entro territori ad alta vocazione vitivinicola caratterizzati, oltreché da vigneti e cantine di aziende agricole, da attrattive naturalistiche, culturali e storiche particolarmente significative ai fini di un'offerta enoturistica integrata; costituiscono uno strumento di promozione dello sviluppo rurale e del suo territorio e intendono favorire e promuovere l'enourismo, quale movimento inteso a valorizzare la produzione vitivinicola nell'ambito di un contesto culturale, ambientale, storico e sociale.

Gela ad oggi Novembre 2009 non è inserita in un circuito enoturistico, anche se esiste una strada del vino denominata dei “castelli nisseni”che coinvolge alcuni territori limitrofi ma non il nostro, forse per un disinteresse delle aziende vinicole presenti sul territorio o forse per una inadeguata politica di promozione turistica, tanto vantata sulla carta dagli enti preposti quali il Comune o la Provincia che mantengono la nostra città ai margini di qualunque prospettiva di sviluppo turistico reale.